Il gip ha concluso il giro di interrogatori dei giovani pozzallesi coinvolti nell’operazione “Torre Cabrera”

Conclusi gli interrogatori da parte del Gip del Tribunale di Modica, Elio Manenti, a carico dei quindici giovani coinvolti nell’operazione antidroga “Torre Cabrera” eseguita lo scorso due giugno dai carabinieri, a Pozzallo. Il magistrato ha operato gradatamente in questi giorni cominciando con quelli detenuti a Ragusa e Modica, poi con quelli che hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Assistiti dai rispettivi difensori hanno fornito le loro versioni, grossomodo negando il fine della detenzione con l’obiettivo dello spaccio, ma riconducendo tutto all’uso personale. Gli avvocati hanno presentato istanze di rimessione in libertà o, in subordine, di misure meno afflittive. Qualcuno oggi presenterà ricorso davanti al Riesame di Catania, altro lo faranno entro i termini previsti magari attendendo fino all’ultimo momento cosa deciderà il Gip. Nel carcere di Ragusa sono rinchiusi Lorenza Salonia, 24 anni(potrebbe ottenere la scarcerazione poiché in stato di gravidanza), Vittorio Pizzo, 24 anni, Leandro Scolaro, 21 anni, Debora Borgia, 27 anni tutti pozzallesi, e Miled Rahem, 32 anni, tunisino, catturato a Vittoria. A Modica sono detenuti Giuseppe Ciccazzo, 27 anni, Andrea Distefano, 25 anni, Graziano Arena, 23 anni, e Giovanni Biazzo, 24 anni(quest’ultimo era dentro per altra causa). Mery Salonia, 22 anni, Santo Randazzo, 22 anni, Stefania Terranova, 24 anni, e Giovanni Ammatuna, 24 anni, pozzallese, sono ai domiciliari.

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