Ragusa, giro di vite della Squadra Volanti della Questura

Il personale della Squadra Volanti della Questura di Ragusa, diretto dal Commissario Capo della Polizia di Stato Nino Ciavola, su disposizione del Questore Filippo Barboso, ha espletato un servizio straordinario di controllo del territorio al fine di prevenire e reprimere reati ed illeciti amministrativi. il servizio inziato alle 11 e terminato alle 22 ha interessato Ragusa e nello specifico le strade insistenti nei pressi di istituti scolastici, i centri commerciali, le zone ad alta intensità turistica e la fascia costiera.
Per espletare questo servizio sono stati messi in campo 15 operatori della Squadra Volanti, otto unità automontate e 10 unità motomontate.
Il servizio è nato da un’attenta analisi del territorio che quotidianamente viene fatta dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, analisi che ha fatto emergere, l’uso di sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida, il mancato uso del casco protettivo alla guida di veicoli a due ruote ed altri illeciti amministrativi. Sono controllate 75 autovetture, 48 motocicli e ciclomotori, 220 i soggetti controllati, 48 i verbali al codice della strada contestati, 15 i fermi amministrativi.
“Purtroppo – dice Ciavola – al termine di questa tipologia di servizi non vi è da rimanere contenti dei risultati conseguiti, in quanto fanno denotare un mancato rispetto delle regole del c.d.s. che sono fondamentali per la tutela della salute di tutti i soggetti che presenti sulle strade, siano essi conducenti o pedoni”.
Sono stati molteplici i conducenti, anche minorenni che sono stati trovati alla guida di ciclomotori senza far uso del casco protettivo ed alcuni casi anche senza essere in possesso del titolo abilitativo, cosiddetto “patentino”.
Nota positiva da registrare è la reazione di uno dei genitori di questi giovani che ha ringraziato gli operatori per aver sottoposto a fermo il ciclomotore in uso al figlio, poichè, a suo dire, solo questa sanzione lo farà riflettere sull’importanza e la tutela della sua salute.
“E’ sempre meglio avvisare i genitori di un giovane colto nel trasgredire un illecito amministrativo, che avvisarlo di un tragico incidente”.
inoltre alle 13 circa personale dipendente ha denunciato in stato di libertà per tentata truffa ai danni di un “compro oro” del centro cittadino, tale MEO Pietro di anni 55 nato a Napoli. L’uomo pluripregiudicato per reati specifici commessi in tutta Italia, nel caso di specie ha provato a vendere delle fedi nuziali spacciandole per oro bianco. A seguito di accertamenti il metallo non era oro ma semplice materiale ferroso anche se vi erano impressi i segni distintivi dell’oro.

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