Ragusa, Fed ricorda l’anniversario della morte di Enrico Berlinguer

La Federazione della Sinistra Provinciale, commemora la scomparsa di Enrico Berlinguer nella ricorrenza del ventottesimo anniversario.
Sono trascorsi, infatti, ventotto lunghi anni da quel lunedì 11 giugno 1984, quando alle 12,45 si spense il segretario del Partito Comunista Italiano – stroncato da un ictus – dopo il drammatico comizio nella piazza della Frutta a Padova del 7 giugno precedente.
Ventotto lunghi anni in cui si sono consumati, con impietosa scadenza, scandali, corruzioni, appropriazioni di risorse pubbliche che, con profetica visione il compianto leader, aveva denunciato sin dal lontano 1977.
“Non solo e non soltanto per continuare a combattere la devastante deriva della corruttela politica (sollevata con la “questione morale” e mai così attuale come ai giorni nostri) c’è ancora bisogno di lui – dice il portavoce, Giovanni Cassibba –  ma anche – e soprattutto – per recuperare e rinsaldare il rapporto con la gente ed i suoi bisogni; per rinvigorire e mantenere efficiente la relazione tra il rappresentante ed il rappresentato; per evitare che la rabbia, la delusione l’indignazione della gente per bene e di tutti i cittadini – così provate dalla travolgente crisi economica e dagli innumerevoli episodi di subornazione tra poteri istituzionali e malaffare, possa far venire meno il legame con il mondo reale – fatto di uomini e di coscienze – creando un baratro, una frattura insanabile con le più alte espressioni di sana politica.
Non solo e non soltanto per trarre esempio – fulgido e trasparente – di rettitudine personale e dirigenziale, ma parimenti per surrogare e supplire alla penuria di onesta e capace classe dirigente, non solo politica!
Esiste ancora, seppure discriminata ed isolata da un oligarchico moderatismo partitico, una coerente area politica: pulita e coscienziosa, desiderosa di ribadire ed interpretare gli interessi collettivi, pronta a raccogliere la sfida per un inversione di rotta sulla base di una ineludibile questione etica e di servizio, così come ebbe ad indicarci uno dei più grandi personaggi politici contemporanei”

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