Modica, i sindacati arrabbiati per gli sviluppi della situazione finanziaria al Comune di Modica

“Il disavanzo di cassa, sarà ragionevolmente intorno ai dieci milioni di euro”. Con questa notizia “shock” si apre la conferenza stampa che la “Triplice” di Modica, ha convocato ieri mattina, per spiegare alla città la situazione finanziaria dell’ente ed i problemi relativi ai pagamenti degli emolumenti, dei comunali ma non solo. “L’assessore al Bilancio, Santino Amoroso – afferma Ettore Rizzone della Uil – ci aveva comunicato che il disavanzo di cassa sarebbe stato intorno ai tre milioni di euro ma noi, fatti due conti, possiamo tranquillamente affermare che sarà intorno ai dieci milioni”. I dipendenti comunali hanno sabato percepito lo stipendio relativo al mese di aprile ma rimangono molto preoccupati rispetto a quelle che saranno le prospettive future. “Il sindaco può fare tutti gli appelli che vuole ma la situazione è tragica ed è ora che la smetta di dire bugie – continua Rizzone -. Perché, invece, non ci dice la motivazione per cui non convoca il tavolo tematico per l’alienazione dei beni? Riteniamo – conclude Ettore Rizzone – che l’alienazione di beni appetibili, possa davvero sistemare il bilancio dell’ente”. Per Salvatore Terranova (Cgil), non ci saranno margini per individuare nuove risorse prima della chiusura dell’anno. “Anche la previsione del Dirigente, seppur più realistica rispetto a quella dell’assessore Amoroso, non è ragionevole – afferma Terranova -, perché sedici milioni di tributi non si potranno sicuramente realizzare”. Salvatore Terranova rilancia l’idea del “prestito dalla Regione”, come boccata d’ossigeno per i comuni iblei, in particolare per Comiso e Modica. “La decurtazione dello Stato di tre milioni di euro ci affossa ancor di più e tutto ciò fa pensare come – continua Terranova – quest’anno il comune di Modica avrà un prosciugamento maggiore di cassa”. Il piano specifico per la Provincia iblea, dovrebbe far giungere un prestito dalla Regione di venti milioni, dei quali almeno quattro andrebbero alla città della Contea. “Stasera chiederemo al consiglio comunale – conclude Terranova – che venga votata all’unanimità una mozione d’indirizzo da mandare al Governo nazionale e regionale, sulla necessità del prestito”. Per Bartolo Di Martino della Cisl, la situazione finanziaria dell’ente, rispetto all’insediamento della giunta Buscema, non è assolutamente migliorata. “Da quattro anni il sindaco e l’amministrazione ci dicono, con grandi proclami, che questo comune sia stato risanato. Se è risanato – si chiede Di Martino – perché non vengono pagati regolarmente gli stipendi ai comunali? Oppure, ancora, perché non vengono retribuite le cooperative, che non percepiscono emolumenti da quindici mesi?”. L’ultima richiesta all’amministrazione è quella di evitare spese inutili: “Togliamo spese futili come quelle relative all’affitto dell’autoparco comunale. Vendiamo – conclude Bartolo Di Martino – il Macello comunale e lo stadio “Caitina”. Non vogliamo più slogan ma fatti concreti, perché i dipendenti non ce la fanno più”.

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