Consiglio Comunale di Modica: Soppressione Tribunale, commissario piano commerciale, dipendenti comunali. Il consiglio boccia la mozione Nigro sulle nuove farmacie.

Bocciata a maggioranza dal Consiglio Comunale di Modica mozione di indirizzo sulla istituzione di nuove farmacie presentata dal capogruppo del Territorio, Paolo Nigro. La votazione dopo un lungo e articolato dibattito.
Il civico consesso apprende dal Presidente del Consiglio Comunale, Carmelo Scarso, la notizia( un articolo del Sole 24 ore pubblicata domenica scorsa n.d.u.s.) che il Tribunale di Modica, ormai è ufficiale, fa parte di una lista, così come redatta dalla commissione per la revisione della geografia giudiziaria in Italia, di presidi da sopprimere. Altra notizia la firma del decreto di nomina di un commissario ad acta con compiti sostitutivi del consiglio comunale per l’adozione del piano urbanistico commerciale. Il consiglio comunale, sostiene il Presidente, non ha mai avuto notizia né della circolare né tantomeno di una diffida a provvedere del 26 ottobre del 2009 da parte dell’assessore regionale alla Cooperazione e inviata all’amministrazione. Si è insediato il signor Giuseppe Lucisano, funzionario direttivo in servizio all’Assessorato regionale alle attività produttive. Il Presidente,Scarso, ha inserito questi due punti nell’agenda della conferenza dei capigruppo prevista per venerdì 15 giugno alle 12,30; sulla nomina del commissario ad acta ha annunciato la proposta di istituire una commissione d’inchiesta per capire come è potuto accedere
Presenti diciassette consiglieri il civico consesso è stato sospeso per consentire alle organizzazioni sindacali aziendali dei dipendenti comunali, una nutrita rappresentanza era presente nella sala consiliare, di poter affrontare in aula la questione economica finanziaria dell’Ente sia con l’amministrazione che con i consiglieri comunali. Dopo un articolato e a volte vivace dibattito sono state assunte due determinazioni: l’audizione in commissione bilancio di una delegazione di sindacalisti per la redazione del bilancio di previsione per l’anno in corso per le materie di competenza e la nomina, da tempo richiesta, dei tre consiglieri comunali, due di maggioranza e uno di opposizione, per l’avvio delle attività delle commissioni tecniche per la dismissione dei beni comunali ( quelli passati rivalutati e di altri non previsti nell’elenco) al fine di introitare somme extra che consentano il risanamento del documento contabile.
Ripresa l’attività istituzionale del consiglio si apre la serie di interventi sulla nomina del commissario ad acta per l’adozione del piano urbanistico commerciale.
Il consigliere del PDL Nino Gerratana ritiene che la colpa del non essere stati notiziati sulla necessità di redigere il piano commerciale non è dei dipendenti comunali ma del’amministrazione che ha avuto nelle mani la proposta di piano, redatto dall’ing. Giuliana Mirabito. Da quel giorno che fine ha fatto la proposta redatta ?
Il capogruppo del SEL, Vito D’Antona ritiene che c’era una circolare sulla Gazzetta Ufficiale che doveva essere resa nota. Il commissario supera la facoltà del consiglio nel poter decidere sul futuro commerciale della Città. Pone poi il problema del Tribunale. Modica e Caltagirone sono nella lista di quelli da sopprimere. Invita il Sindaco a convocare domani una riunione per capire come procedere celermente. Con il Tribunale andrà via molto indotto. Si stanno perdendo troppe cose; bisogna cominciare a fare argine.
Il consigliere Giovanni Migliore chiede risposte sulle adesioni degli altri comuni a fare parte del circondario giudiziario di Modica. Sul piano commerciale informa il consiglio che a suo tempo aveva chiesto notizie sulla delibera che era in itinere; l’amministrazione dica, allora, che cosa è successo.
Il capogruppo dei Popolari, Salvatore Cannata, registra un’assuefazione su quanto sta accadendo e l’amministrazione che si deve muovere per difendere il Tribunale.
Sul piano regolatore urbanistico commerciale giudica grave che il consiglio sia stato espropriato delle sue funzioni. Il Piano commerciale è uno strumento di indirizzo per la Città di cui il civico consesso non potrà affrontare e invita a determinare una sospensione di nomina del commissario.
Il capogruppo Territorio, Paolo Nigro valuta che sia urgente affrontare la questione Tribunale di Modica. Sul piano commerciale informa che l’assessore Frasca Caccia aveva promesso che sulla delibera avrebbe notiziato il Comune. Il Sindaco Buscema aveva disposto una nota al dirigente e all’assessore e al funzionario per affrontare la problematica (ottobre 2009) relativa alla redazione del piano commerciale. Quali sono stati gli sviluppi e l’esito delle disposizioni date dal sindaco ?
Il consigliere Giorgio Stracquadanio valuta che sul Tribunale di Modica bisogna continuare a lottare anche se la nostra rappresentanza nazionale e regionale è molto debole. Sul piano commerciale il consiglio ne esce male e bisogna capire le responsabilità. Il capogruppo dell’Mpa Silvio Iabichella ritiene che sul Tribunale bisogna riprendere le file del discorso e fare quadrato su questo problema. Sull’atto di nomina del commissario ad acta si può avviare, leggendo le carte, un ricorso amministrativo. Ci sono gli argomenti.
Il consigliere del Pdl Bartolo Azzaro, ritiene necessario istituire una commissione d’inchiesta per capire cosa è successo sulla delibera del piano commerciale. Individuiamo l’eventuale responsabile atteso che ci saranno risorse economiche da impiegare. Chiede il voto sulla istituzione della commissione d’inchiesta.
L’Assessore Nino Frasca Caccia dichiara che ha appreso solo stamattina dell’insediamento del commissario. Si tratta di una mera prima comunicazione che è arrivata venerdì scorso. La lettera con le disposizione non è stata dimenticata in un cassetto. Riferisce che l’ing. Giuliana Mirabito ha lavorato sul piano urbanistico commerciale (atto di affidamento con determina del sindaco n° 253 dell’8 febbraio 2010) che è stato trasmesso al redattore del piano regolatore. I soliti problemi di Vas ha nei fatti bloccato la pratica. Invita il Presidente del consiglio a inserire nel prossimo consiglio comunale all’ordine del giorno l’argomento perché possa essere affrontato il problema; si dichiara poi d’accordo ad istituire la commissione d’inchiesta. Chiede comunque tempo per dare una risposta documentata
Il capogruppo di Territorio Paolo Nigro illustra una mozione di indirizzo sulla allocazione delle nuove farmacie . Ha presentato la mozione perché sarebbe stato atto di grande rispetto da parte dell’amministrazione sentire il consiglio comunale su questo argomento.
Ritiene poi inefficace la nota del sindaco sulle ubicazioni inviata all’Assessorato regionale: non si tratta di un atto ufficiale come una determina, o una delibera. Non c’è alcuna rilevanza amministrativa.
Il primo cittadino incontra i farmacisti, non portatori di interessi collettivi, per chiarire alcune posizioni con la presenza di alcuni consiglieri comunali. La scelta fatta dal sindaco è stata adesso formalizzata con una delibera di giunta. Questa dimostra che non c’era alcuna volontà di confrontarsi con il consiglio comunale. Valuta che a Modica serve una farmacia rurale. Contesta alcune scelte periferiche. Giusta la scelta quella di Marina di Modica, ma non d’accordo quella al bivio “cinque vie”. Il Sindaco ha scelto senza alcun criterio oggettivo non tenendo conto delle mozione. Ritiene che i cittadini hanno diritto ad avere un servizio efficiente e non sulla base di un criterio commerciale e non quello che è stato seguito dall’amministrazione. Chiede che la mozione stasera venga votata.
Il Sindaco spiega che l’atto di individuazione è del sindaco. Ritiene che se la richiesta di confronto con il consiglio fosse giunta prima della scadenza del 24 aprile scorso non avrebbe avuto problemi avere un confronto con il civico consesso. Spiega poi degli incontri avuti con il Presidente dell’ordine dei farmacisti e con l’Asp in cui fu presentato un atto di programmazione. Ha rimarcato che le farmacie andavano fatte nelle campagne popolate e su questo l’ordine dei farmaciste non era d’accordo perché le voleva in zona urbana. Si è trovato un punto di compromesso che è la proposta definita: Michelica, Pirato, zona Pennino, Marina di Modica. Questa proposta sarà valutata dalla Regione per la decisione finale.
Il capogruppo Nino Cerruto di “Nuova Prospettiva” ritiene che il Sindaco ha ponderato alcune esigenze: presenza nel territorio, richiesta di farmacisti aspiranti, esigenze legittime dei titolari di farmacie che vogliono evitare la concorrenza. Ritiene che l’importante è quella di farle aprire le farmacie che esistono dove c’è un mercato.
Il consigliere Giorgio Stracquadanio valuta che il territorio della città conta 42 contrade extraurbane densamente popolate. Su queste bisogna orientare il servizio farmaceutico. Sarebbe stato necessario fare uno studio del territorio per allocare le farmacie che potevano stare sul mercato.
Il consigliere del Pdl Bartolo Azzaro ritiene che la farmacia è un investimento economico enorme e allora la scelta del sito è strategica in questo senso. La scelta fatta appare quella di non danneggiare quelle esistenti e dall’altra offrire un servizio alla collettività che vive in periferia. Giudica che la mozione è nei fatti superata.
Il consiglio Paolo Nigro ritiene che la mozione venga discussa in aula. Non accetta quanto il sindaco ha dichiarato in quanto dichiara che ha informato il primo cittadino sulla questione in tempo utile cioè il 20 aprile u.s. La mozione è attualissima in quanto la scelta fatta dal sindaco non è aderente all’articolato di legge. C’è tempo ancora per modificare l’indirizzo.
Ai voti la mozione viene respinta con sei contrari, favorevoli quattro e sette astenuti. La seduta è rinviata a venerdì 15 giugno alle ore 20.00.

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