RISANAMENTO FINANZIARIO AL COMUNE DI MODICA. Nino Minardo dice “no” all’invito di Buscema. Drago in aula dice: “Basta con le cazzate!!”

C’era il deputato nazionale dell’Udc, Peppe Drago, c’erano i deputati regionali Pippo Digiacomo e Roberto Ammatuna, Orazio Ragusa, Innocenzo Leontini e, ovviamente, Riccardo Minardo. Non c’era il deputato nazionale del Pdl, Nino Minardo e l’assessore regionale, Carmelo Incardona. “Basta con queste assemblee populistiche, passiamo ai fatti. Per questo sono assente” dice Minardo giustificando la sua scelta di declinare l’invito lanciato dal Sindaco Buscema per l’incontro, svoltosi stasera, con i rappresentanti della provincia all’Ars ed al Parlamento nazionale. “Al di là del fatto che ho ricevuto l’invito solo ieri (giovedì, ndr) tramite fax – dice ancora Minardo -, non credo che un’assemblea aperta a tutti, nell’aula consiliare, possa portare benefici. Per certe cose servono tavoli tecnici, ristretti, che possano essere proficui”. Assente all’incontro ma non lontano dall’individuare possibili soluzioni. “Si vuole tirare in ballo Roma chiedendo parità con Catania, che però è città metropolitana? Bene! Allora annuncio che il Cipe ed il sottosegretario Miccichè sono pronti ad accoglierci. Caro Buscema – dice per interposta persona Minardo -, andiamo insieme a Roma, al Cipe, ma lì dobbiamo portare carte in mano, dati reali ed un vero piano di risanamento”. Nino Minardo dunque apre uno spiraglio per un eventuale sostegno romano per le casse di palazzo San Domenico. Ma le condizioni sono chiare: “Servono i dati reali e schiettezza – dice il capogruppo consiliare del Pdl, Luigi Carpenzano -. Il debito accertato, carte in mano, è di 23 milioni di euro. Altri numeri vengono “sparati” ed altre cifre avanzate ma non ancora accertate. Noi ci assentiamo dall’incontro di stasera (ieri, ndr) perchè ormai basta con le parole vane al vento”. Assente ieri sera anche Carmelo Incardona. “L’assessore – ha spiegato il vice presidente del consiglio provinciale, Sebastiano Failla – è sulle stesse posizioni dell’onorevole Minardo. Modica deve prima accertare la sua situazione, prima di bussare alle porte palermitane e romane. “Ma l’Mpa in campagna elettorale – ha aggiunto il vice presidente della Provincia, Girolamo Carpentieri – non aveva già la soluzione? Ad ogni modo noi, con alto senso di responsabilità, siamo pronti a dialogare. Ma con le carte in mano”. Nell’aula consiliare, intanto tuona Peppe Drago: “Siamo disponibili, basta col fango sul passato. Evitiamo di dire cazzate su chi ha amministrato! Recuperiamo un rapporto, ma con dignità”
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa