Cooperative sociali di Modica. Dura reprimenda della Camera del Lavoro nei confronti dell’amministrazione comunale

Scarsa considerazione dei lavoratori delle cooperative sociali. Così ritiene il responsabile  della Camera del LavoroCgil di Modica, Piero Pisana, e in questi termini si è espresso ieri mattina una conferenza stampa per illustrare, alla presenza di tanti dipendenti, la situazione finanziaria riguardante le cooperative sociali e non solo. “Ci sono progetti sociali che si potrebbero finanziare con fondi Europei, per l’assistenza degli anziani o dei disabili ma la giunta Buscema non ne capisce l’importanza, vista la scarsa partecipazione. Questi bandi – continua Pisana – potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno per i dipendenti delle cooperative, che non percepiscono gli emolumenti da ben sedici mesi. Per di più non graverebbero sul bilancio dell’ente”. In un incontro con i sindacati avvenuto nelle scorse settimane, il sindaco Buscema e l’assessore al Bilancio Santino Amoroso, avevano promesso che entro maggio avrebbero pagato duecentocinquanta mila euro alle cooperative, per consentire di pagare almeno una delle ultime mensilità.  “La promessa fattaci da Amoroso e Buscema non è stata mantenuta – afferma Piero Pisana -. Per non parlare del pregresso che non viene neppure citato dai nostri amministratori. Non si può soltanto dire non si hanno i soldi per pagare; è compito dei buoni amministratori – ancora Pisana – trovare delle soluzioni straordinarie a situazioni eccezionali, come questa”. È sempre il responsabile della Cgil a fare riferimento a dure azioni di lotta sindacale: “Da sabato, intanto, i dipendenti delle cooperative responsabili dell’assistenza domiciliare ad oltre cento anziani, incroceranno le braccia. Giovedì – conclude Pisana -, invece, le cooperative addette all’assistenza domiciliare ai disabili, entreranno in stato di agitazione, proclamando la sospensione del servizio per la prossima settimana”. Per Salvatore Terranova: “La situazione è diversificata per ciascuna cooperativa. La cooperativa <> deve pagare gli stipendi perché ha ricevuto il pagamento annuale. Situazione diversa – continua Terranova – per la <>, che ha la prospettiva più funesta”. Al termine dell’incontro i dipendenti hanno lanciato un grido d’allarme: “A noi manca, oramai, il pane. È una situazione che non possiamo più sostenere. È arrivato il momento che chi ci amministra se ne renda conto”.

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