L’on. Orazio Ragusa propone l’istituzione di un tavolo tecnico-istituzionale per verificare l’operato complessivo dell’attuale gestione della Ausl n. 7 di Ragusa

Così in una nota l’on. Orazio Ragusa: “I tagli previsti dal Piano di Rientro Sanitario Regionale, debbono essere rapportati all’attuale gestione dell’Azienda Sanitaria di Ragusa; una prima analisi mostra degli evidenti profili di criticità che non possono passare inosservati a chi si preoccupa del buon andamento dell’offerta dei servizi sanitari in Provincia. Un appunto va certamente fatto per il mancato pieno coinvolgimento di tutti quegli organismi che tutelano i cittadini: le Amministrazioni provinciale e comunali, i sindacati, le associazioni di categoria, quelle di volontariato e quelle che tutelano i pazienti. Si tratta di una mancanza di misura istituzionale che desta più di una perplessità sull’attuale gestione dirigenziale dell’Ausl n. 7. La Provincia di Ragusa si è mostrata sempre virtuosa sul piano della gestione finanziaria del proprio sistema sanitario, negli ultimi anni si è tuttavia assistito ad un proliferare di incarichi e consulenze che vanno in una direzione diametralmente opposta a quella presa dal piano sanitario realizzato dall’Assessore Russo. Sembra, dunque, più che mai necessario confrontarsi per rivedere in modo pacato ma con fermezza l’operato sulle scelte delle gestioni succedutesi negli anni alla Ausl di Ragusa. Lo stato dei fatti attuale ci indica una erogazione di servizi inadeguata alle esigenze del territorio ragusano, a tal proposito si ricordi che su una media isolana di undici servizi offerti ai pazienti, in provincia di Ragusa, se ne offrono solamente sette. Oggi non si riesce a capire il motivo per cui i cittadini debbano pagare per le scelte incongrue o per i problemi finanziari causati dalla cattiva gestione di altre Province siciliane. E’ arrivato il momento di creare un apposito organismo tecnico-istituzionale in grado di fare il punto della situazione ed individuare con precisione eventuali sprechi; un tavolo tecnico istituzionale, dunque, che coinvolga tutte le organizzazioni competenti in materia, laddove si stabilisca con precisione quali siano le priorità per un corretto funzionamento di tutti i servizi essenziali necessari a garantire, in campo sanitario, la serenità dei cittadini iblei da un lato e, dall’altro, possa essere argomento forte di confronto nei confronti dell’Assessore Russo e degli esperti che si stanno occupando di modulare il Piano di Rientro Sanitario della Regione Siciliana.”
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