Sexy/gate a Modica. Parla la vittima e la escort

Altra udienza del processo riguardante riguardo l’inchiesta “Sexy/gate” ha visto di scena, ieri, G.P., 63 anni, l’imprenditore sciclitano che nel mese di luglio del 2011 denunciò e fece arreastare i fratelli Bruno e Massimo Arrabito e lo sciclitano Francesco Statello, per estorsione aggravata e continuata, e la donna che era stata filmata in sua compania dalla telecamera installata nella casa di Arrabito dunate un incontro “cordiale”. “Arrabito mi ha pedinato nel centro abitato di Scicli – ha detto l’imprenditore -. Mi doveva parlare. Il giorno dopo ci siamo incontrati a Modica e mi ha detto che il fratello era molto arrabbiato con me e che mi avrebbe rovinato. Ho saputo in quel frangente che erano in possesso di un dischetto che conteneva immagini che mi riguardavano. Ho risposto di tranquillizzare il fratello e di buttare tutto perchè avrei pagato. Dopo quindici giorni si è fatto avanti Francesco Statello e, successivamente, Massimo Arrabito con il dischetto”. L’uomo ha sottolineato che l’unico cd gli fu consegnato il 30 marzo 2011. La denuncia la presentò alla Guardia di Finanza il due luglio successivo. “L’esattore era Massimo Arrabito – ha sottolineato -. I contatti iniziarono dal giugno del 2010. Complessivamente ho dato quarantamila euro di cui cinquemila a Statello. Una minima parte mi e stata restituita attraverso assegni di terzi che in parte ho dovuto coprire personalmente. Mi avevano coinvolto anche nelle scommesse on line per le quali Bruno Arrabito mi aveva accreditato. Successivamente, visto che oramai conosceva il mio codice segreto, ho scoperto che col mio conto aveva pagato fatture Enel, Telecom e altro. In un caso Massimo Arrabito mi ha chiesto il prestito di tremila euro, con la promessa di restituirmeli”. Successivamente è toccata alla donna coinvolta, seppure non indagata. L’interessata ha ammesso di avere avuto incontri sessuali con lo sciclitano nell’appartamento di Arrabito a Modica ma di essere assolutamente ignara che ci fosse una telecamera in “start”. In conclusione gli avvocati Ignazio Galfo e Carmelo Ruta hanno chiesto la scarcerazione dei due germani che in atto si trovano ai domiciliari. Il piemme, Gaetano Scollo, si è riservato di dare il proprio parere. Il prossimo 27 giugno il Collegio Penale(Maggiore presidente)sentirà le deposizioni dei due imputati(Il terzo, Statello, è stato già processato e condannato a 52 mesi si reclusione).

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