La Riforma Sanitaria in Sicilia: Il “DDL Leontini” spiegato dettagliatamente come fatto dallo stesso onorevole all’interno di “Freemusic” ieri pomeriggio

In un incontro sui problemi della sanità promosso dall’associazione Samoco di Ragusa, ieri presso la sala Avis, l’onorevole Leontini ha avuto modo di illustrare i contenuti del suo ddl di riforma della sanità siciliana. Nello specifico Leontini ha sottolineato, come ha anche dichiarato all’interno di Freemusic sabato pomeriggio sulle nostre frequenze, che il ddl del PdL indica una nuova e vera soluzione riformatrice sia per l’organizzazione delle aziende sanitarie che per la razionalizzazione della rete ospedaliera. L’on. Leontini si è detto d’accordo sulla necessità di adempiere agli obblighi prescritti nel piano di rientro, sia quelli riguardanti la riduzione dei posti letto per acuti, sia quelli riguardanti la riduzione del numero delle aziende ospedaliere e a quelli relativi ai budget della convenzionata esterna, delle case di cura private e della farmaceutica. Superato lo scoglio del piano di rientro ed evitato il commissariamento, l’impegno dovrà riguardare la riforma della sanità nei prossimi anni. A questo riguardo il disegno dell’Assessore regionale della Sanità Russo, peraltro non ancora presentato alla Giunta e quindi non trasmesso in commissione, contiene a giudizio di leontini una riproposizione del sistema attuale con tutti i suoi difetti e senza alcuna correzione. Russo utilizza come slogan la riduzione del numero delle aziende come garanzia della riduzione della spesa. Non è così. Leontini ha dimostrato che in Lombardia un numero di aziende di gran lunga superiore a quelle siciliane (rapporto 44 a 29) non è mai stato caso di disavanzo e quindi di piani di rientro. E’ chiaro, pertanto, che deve essere un nuovo modello organizzativo a fare la differenza. E mentre Russo, sopprimendo 12 aziende ospedaliere, assegna gli ospedali scoperti alle Asl esistenti che peraltro hanno già dimostrato, proprio nella gestione degli ospedali, di essere stati causa dei più gravi superamenti dei tetti di spesa, Leontini, per converso, indica nello scorporo degli ospedali dalle Asl le soluzioni riformatrici. Nel contesto della riforma pensata da Russo, la provincia di Ragusa risulterebbe pesantemente penalizzata. Con l’accorpamento tra ospedali e territorio in un unico ente. L’Osp. Civile e l’Ompa verrebbero accorpati e dei rimanenti 4 attualmente in servizio uno verrebbe chiuso e un altro convertito, lasciando all’intero territorio ibleo tre presidi ospedalieri soltanto: Vittoria, Ragusa e Modica, creando confusione e dispersione della spesa. Con il modello Leontini invece nessuna chiusura, molto più semplicemente si suddividerebbe la gestione in un’unica azienda ospedaliera da una parte e dall’altra l’Asl, ovvero la medicina del territorio. In questo contesto si vedrebbe una qualificazione dei servizi ed un migliore uso delle risorse favorendo la de-ospedalizzazione e si consentirebbe la razionalizzazione dell’attività dei ricoveri, che incidono pesantemente nella spesa sanitaria.
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