Appalti con truffa a Modica e Ispica. Cinque imprenditori sotto processo a Roma

E’ finalmente cominciato davanti al Tribunale di Roma, in sessione collegiale, il processo per associazione a delinquente finalizzata alle truffe, al falso e alla bancarotta fraudolenta. Il procedimento si celebra nella capitale poiché il reato più grave si sarebbe consumato nella sede della società coinvolta, anche se poi i fatti interessato Ispica e Modica. In apertura di udienza, l’Asp Ragusa si è costituita parte civile. Le indagini presero l’avvio nei primi mesi del 2004 a seguito di denunce presentate dall’ex sindaco di Ispica, Rosario Gugliotta, e dall’impresa edile Zaccaria di Modica in ordine alla truffa messa in atto dai fratelli Pietro e Antonino Mollica. I magistrati hanno escusso l’ex Sostituto Commissario di Polizia, Carmelo Sammito, che seguì le indagini attraverso il coordinamento dell’allora dirigente del Commissariato di Modica, Francesco Marino. L’inquirente ha fatto rilevare che durante gli accertamenti era emerso che era stata truffata anche l’Ausl 7 di Ragusa e il direttore generare Cusumano che aveva presentato denuncia. Si trattava di truffe per svariate di svariate migliaia di euro per appalti relativi ai lavori della nuova ala dell’Ospedale Maggiore di Modica, di Palazzo Bruno di Belmonte a Ispica e ai danni dell’impresa Zaccaria per la costruzione di scuole a Palermo. Gugliotta ha sottolineato di avere presentato denuncia dopo avere accertato che erano in circolazione suoi assegni bancari con firma apocrifa. A quel tempo la polizia aveva sequestrato copiosa documentazione, assegni, fatture falsificate e altri documenti. Le indagini si erano concluse nel novembre 2004 con l’arresto dei fratelli Mollica, e di Giovanni Tonani, e con gli arresti domiciliari per Giuseppe Pizzo, Alessandro Borgia, oltre ad un’impiegata degli Uffici sanitari di Ispica e una del Comune ispicese che furono, successivamente, rimesse in libertà. I magistrati capitolini hanno escusso anche l’architetto Salvatore Tringali.

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