Ragusa. I sensori iperspettrali della Guardia di Finanza consentono di scoprire e sequestrare una piantagione di marijuana e di arrestare due responsabili

La lotta alla coltivazione della marijuana è diventata più serrata grazie all’introduzione di un nuovo sistema tecnico.
Infatti, il GEA – gruppo di esplorazione aerea – della Guardia di Finanza, a seguito del precedente sequestro record operato dal Corpo in provincia, ha potuto “tarare” uno speciale strumento con cui individuare le piantagioni di marijuana.

Il cosiddetto “sensore iperspettrale” consente di perlustrare dall’alto e di evidenziare le zone a rischio che vengono immediatamente batture dai militari a terra. Nel caso di specie i finanzieri della Compagnia di Ragusa hanno individuato una piantagione messa a dimora su un terreno demaniale sito in contrada Grassullo tra Ragusa e Santa Croce Camerina.

Immediati servizi di appostamento ed osservazione effettuati nelle immediate vicinanze della piantagione di canapa indiana, finalizzati alla individuazione dei responsabili, consentivano di identificare due cittadini extracomunitari L.G. e D.F., entrambi pregiudicati con precedenti specifici, colti in flagranza di reato mentre irroravano di acqua le piante di canapa indiana messe a dimora.

I due, colti in flagranza di reato venivano tratti in arresto per violazione dell’art.73 D.P.R. 309/90. La piantagione di canapa indiana abusiva individuata, composta da n.52 piante di cannabis indica in piena infiorescenza, già pronte per essere estirpate ed immesse al consumo, di altezza variabile da 1,50 a due metri unitamente a tutta l’attrezzatura utilizzata per la mesa a dimora e la loro cura veniva sottoposta a sequestro penale ex art.354/2° comma del C.P.P. in pregiudizio dei medesimi.

Le successive perquisizioni domiciliari effettuate in pregiudizio dei due soggetti tratti in arresto, consentivano di sequestrare anche un grammo di cocaina, un ciclomotore risultato di provenienza furtiva e un personal computer che conteneva al suo interno diverse fotografie scaricate dai due soggetti tratti in arresto riproducenti gli stessi intenti a curare le piante di canapa indiana messe a dimora e le varie fasi della loro crescita.

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