L’incrocio SS. 115-Bugilfezza a Modica è pericoloso. Privato disponibile ad accollarsi i costi

Da molti anni viene segnalata la pericolosità dell’incrocio tra la S.P. 96 e la S.S. 115, meglio indicato come l’incrocio di “contrada Bugilfezza”. L’intersezione fra le due strade ha provocato, da sempre, più di un incidente, fino a balzare all’attenzione delle cronache ad inizio del mese di marzo, per il sinistro che coinvolse il Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro. Fu allora che un comitato di cittadini, costituitosi spontaneamente, fece formale richiesta alla Provincia, affinchè si attivassero le procedure per risolvere la problematica. “Da allora – affermano un gruppo di abitanti della zona -, si sono tenuti più di un sopralluogo (da parte dell’ANAS) e molti incontri, per eliminare questa situazione di grave pericolo, come causa di incidenti stradali. Purtroppo, però, i risultati sono stati modesti, giacchè gli incontri terminarono sempre con un nulla di fatto”. Fu così che l’assessore provinciale alla Viabilità, Salvatore Minardi, con una missiva, si impegnò al fine di giungere ad una conclusione. “La Provincia già da tempo aveva programmato un intervento risolutivo – affermava Minardi -, previsto per l’annualità 2012 del vigente Piano triennale delle opere pubbliche, che consisteva nella trasformazione a rotatoria del suddetto incrocio”. Dopo quasi due mesi da questa missiva, datata 24 aprile, Luigi Giunta, responsabile del Comitato, torna a lamentarsi: “La cosa che più ci preoccupa è che, scemata l’attenzione sul sinistro che coinvolse il Prefetto, non si è più parlato degli interventi necessari per la messa in sicurezza dell’incrocio e, purtroppo, gli incidenti continuano a proliferare”. Intanto si riscontra la disponibilità di un noto imprenditore della zona che sarebbe disposto a finanziare in proprio i lavori per la sistemazione dell’incrocio. “Il dirigente del Settore Viabilità della Provincia, Carlo Sinatra – afferma il commissario straordinario, Giovanni Scarso –, mi ha informato che giorno ventisei di questo mese si terrà una riunione in Prefettura, per valutare le migliori soluzioni da adottare in merito. Vi potrebbe essere l’intervento di privati, finalizzato proprio – conclude Scarso – ad una risoluzione più veloce della questione”.

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