L’OSSERVAZIONE DAL BASSO DI……… DIRETTORE. VERSO LE ELEZIONI A MODICA: IL BILANCIO COMUNALE. CONFRONTO TRA CITTADINI PER PROPOSTE AI FUTURI CANDIDATI A CONSIGLIERI E SINDACO. /8

Parlare di politica e antipolitica è facile e semplice. Criticare e demolire altrettanto. Denunciare le cose che non funzionano, un gesto che non costa nulla e che, anzi , fa spesso acquisire visibilità sulla stampa. Commentare “a proposito e fuori tema” ancora più facile. Amministrare, invece, almeno per chi crede nella politica come servizio, è cosa complessa, faticosa, è assunzione di responsabilità, è metterci le faccia, è mediazione, buon senso, paura anche di sbagliare, è realizzare progetti e fare fatti; se poi non arrivano, anche indipendentemente dall’impegno e dalla volontà, si finisce con l’essere passati nel tritacarne.
Visto che in queste mie osservazioni sto facendo un discorso a puntate in prospettiva delle future elezioni, vorrei porre l’attenzione di tutti su quello che è “il cuore pulsante” di un Comune: il bilancio.
Idee, progetti, iniziative, attività di sviluppo e di crescita, servizi e quant’altro è necessario in una città, passano infatti dal bilancio comunale. Tutti coloro che aspirano a diventare consiglieri comunali o a candidarsi a sindaco di Modica, hanno idea di cosa è e come funziona un bilancio comunale? Conoscono, ad esempio, le aliquote dell’ex ICI, ora IMU, dell’addizionale Irpef? Sanno a quanto ammonta l’aliquota della tassa dei rifiuti solidi urbani per i supermercati, per gli alberghi, per i locali artigianali, per i negozi, per le abitazioni, per gli studi professionali, per depositi e garage, per cinema e teatri? Sanno di quali risorse il Comune può disporre da parte dei cittadini, dello Stato, della Regione e dalla provincia per dare servizi ai cittadini?
Sanno, ancora, cosa è necessario per fare un bilancio corrispondente al vero e non solo sulla carta, e che sia realmente a pareggio? E’ facile dire che ci vogliono i soldi per dare servizi e rispondere ai problemi dei cittadini, ma per stabilire da “dove prelevarli e dove toglierli” è invece cosa complessa.
Il Comune di Modica nel suo bilancio vede caricate delle spese che non si è mai riuscito a capire se supportate da reali entrate. Se nel 2008 le spese del bilancio di previsione ammontavano a oltre 45 milioni di Euro, oggi quale è la reale situazione? Che cosa è effettivamente cambiato dal 2008 ad oggi?
Chi desidera impegnarsi in politica ed amministrare la cosa pubblica cominci a studiare attentamente questa problematica per proporre soluzioni, individuare eventuali sprechi e indicare le priorità dello strumento finanziario. Il bilancio non può essere ridotto a una mera questione di numeri né tanto meno ad un “lenzuolo” che ognuno tira dalla propria parte a seconda di valutazioni e pregiudiziali politiche.
L’approvazione del bilancio è un “atto politico” che deve essere finalizzato esclusivamente ad una efficace gestione amministrativa della città e alla sua proiezione in circuiti di alto e significativo sviluppo sociale, culturale , etico ed economico.
Le voci più rilevanti del bilancio del comune di Modica sono quelle relative al personale e alle prestazioni dei servizi. Solo su queste due voci si va a cifre che vanno dai 18 milioni di euro per il personale dipendente e agli oltre 15 milioni di euro per prestazioni di servizi: sono, chiaramente, dati indicativi che si basano su bilanci del passato. Come si fa a pagare queste cifre? Con le entrate tributarie: Imu, tassa per i raccolti dei rifiuti, addizionale Irpef, etc….; e con le entrate extratributarie: proventi acquedotto, proventi servizi comunali, diritti certificazioni, zone blu, canone pubblicità affissioni, sanzioni amministrative circolazione stradale, fitti, etc..
I trasferimenti dello Stato e della Regione, che sono diventati sempre meno cospicui, si aggiungono al complesso delle entrate.
Se ognuno di noi dovesse dare dei suggerimenti per la formulazione del bilancio comunale di Modica, su quali voci direbbe di fare tagli, viste le ristrette economiche e i debiti che, come tutti sappiamo, si sono accumulati almeno nell’ultimo ventennio?
Bisognerebbe, secondo voi, tagliare risorse su quali delle seguenti voci:
personale: organi istituzionali, uffici tecnici, servizi anagrafe e stato civile, etc..
sicurezza pubblica: polizia locale e polizia amministrativa;
giustizia: uffici giudiziari;
istruzione: scuola elementare, istruzione secondaria, scuola materna, assistenza scolastica;
cultura: biblioteca e attività culturali;
sport e tempo libero: stadio comunale, società sportive
manifestazioni sportive e ricreative;
turismo: servizi turistici, incremento e sostegno degli operatori del settore, promozione della città sui media nazionali;
viabilità e illuminazione pubblica;
ambiente e territorio: urbanistica, ufficio tecnico, ufficio ecologia, protezione civile, acquedotto, fognature e depurazione, parchi e giardini;
settore sociale: anziani, cooperative , assistenza e beneficenza;
sviluppo economico:  mercati, mattatoio, incentivi al commercio e alla agricoltura;
Altro….
E per realizzare investimenti per la crescita, su quali di questi versanti dovrebbe puntare il bilancio comunale?: alienazione di beni? Contributi dello stato, contributi della regione, proventi derivati da condoni e sanatorie edilizie? Lavori pubblici, beni mobili, altro.? Lascio a voi le riflessioni.
Capisco che le polemiche politiche si prestano meglio a letture e commenti e mi rendo conto che non mi mancherebbero gli argomenti per avere più lettori e innescare polemiche. Ma a cosa servono se sono fini a se stesse? Preferisco contribuire alla riflessione sociale con osservazioni, forse pesanti e più noiose, ma spero, almeno, costruttive e finalizzate ad obiettivi di etica pubblica.

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