La Modica che non ti aspetti. Il primo week end di Eurochocolate ha fatto scoprire una Modica inattesa, non tanto per le sue bellezze quanto per quello che i modicani hanno mostrato di essere capaci. I figli della Contea hanno infatti tirato fuori quell’impolverato senso d’appartenenza alla città, misto ad un patriottismo e campanellismo mai domo. Non sarà provincia, ma Modica, così come una bella donna, sa quando deve farsi bella e sa che lato mostrare di sé. Sabato e domenica passeggiare per il centro storico era un po’ come passeggiare per Firenze, Parigi, Taormina o Roma. Atmosfere parigine si potevano respirare all’altezza di piazza Matteotti con un atelier illuminato che dava luminosità ad i palazzi storia’ che si affacciano sul cuore del CORSO. Lungo via Pellico, una parallela all’arteria principale, padelle Tornane, piccoli addobbi, panneli figurativi davano invece l’impressione di essere in una delle viuzze medievali di Taormina. Il duomo di San Pietro, con la sua scalinata artistica, è parsa ai più una «Trinità dei Monti» tra il Pizzo e Cartellone anziché tra il Gianicolo ed il Palatino. Il PalaCultura assomiglia invece, sia per l’importanza della mostra che per l’allestimento, ad un’ala (non si può aspirare oltre) del museo degli Uffizi.GIORGIO CARUSO
Bella, luminosa e ospitale Un’indimenticabile città
- Marzo 7, 2006
- 2:25 pm
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