Violenze e persecuzioni alla moglie. Ispica, stalker sotto processo

lucia de-bernardinLa moglie lo fece arrestare nel 2010 per violenza sessuale, rapina, violazione di domicilio e violenza privata e in aula ha confermato tutte le accuse davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin. Lui, Santo Lo Giudice, 49 anni, originario di Avola ma residente a Ispica, di fatto ancora detenuto a Palermo, smentisce. “Mi rapinò di duecento euro che avevo in camera da letto – ha detto la donna -. Anche in altre occasioni si era preso i miei soldi. In un’occasione mi ha fatto cadere e mi sono rotta il braccio. Ci sono stati molti episodi di violenza nei miei confronti. Una volta mi ha pedinata e mi ha rubato 50 euro che tenevo in tasca. Quando aspettavo uno dei miei bambini mi diceva che non era suo ma di qualche marocchino”. I reati contestati all’uomo riconducono allo stalking perchè commessi nei confronti della moglie ispicese, che si è costituita in giudizio attraverso gli avvocati Ignazio Galfo e Milena Iacono. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe urinato sul pianerottolo e poi avrebbe danneggiato la buca della posta. Secondo il racconto della parte offesa, l’imputato l’avrebbe pedinata e avrebbe effettuato continue telefonate ingiuriose. Nel febbraio del 2009 l’avrebbe minacciata e picchiata facendosi consegnare 50 euro mentre nel mese di maggio successivo, l’avrebbe minacciata di morte. L’atto più grave lo avrebbe commesso il 10 maggio dello stesso anno, quando entrato nella casa della malcapitata, le avrebbe strappato i vestiti di dosso costringendola ad un rapporto sessuale completo nonostante l’opposizione della donna. “Quando sono andato a casa di mia moglie – si è difeso Lo Giudice – mi ha fatto entrare lei. Mai preso soldi anzi io glieli ho dati perché doveva pagare una bolletta. La sentenza è fissata al prossimo 6 luglio.

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