“Sospensione iniqua”. Modica, la Cgil difende l’operatore ecologico Fidone

La sospensione per cinque giorni dell’operatore ecologico, Giuseppe Fidone, è l’ennesima che l’impresa Puccia attua nei suoi confronti. Scende in campo la Cgil a difesa del lavoratore che nei giorni scorsi aveva denunciato alla Guardia di Finanza una sorta di mobbing attuato dall’azienda ecologica per la quale lavora. “A nostro giudizio – dice Giovanni Lattuca della Cgil, l’impresa ha adottato un provvedimento illegittimo e immotivato per il quale non si comprendono le ragioni dell’allontanamento dal posto di lavoro quando i termini dell’applicazione della sanzione disciplinare erano abbondantemente scaduti. Il tutto sta a significare che all’indirizzo del lavoratore ci sia in atto una strategia per farlo fuori”. L’impresa avrebbe assunto il provvedimento di sospensione per il comportamento non conforme nel posto di lavoro al contratto che lega le due parti, mentre Fidone sostiene che si tratti di un atteggiamento consequenziale a dichiarazioni che egli aveva rilasciato alla stampa durante un sit in della scorsa settimana per il mancato saldo delle spettanze. “L’impresa – aggiunge Lattuca – sta procurando un danno di natura psico-fisica che a sua volta incide sulla capacità lavorativa del dipendente, pregiudicandone l’autostima e inducendolo a crisi depressive o danni diretti o indiretti sulla salute.” La Cgil annuncia che resterà vicina ai numerosi lavoratori “maltrattati” e preannuncia da subito battaglie legali e giudiziarie, non escludendo lo sciopero “affinchè si ponga fine a questa incresciosa e vergognosa vicenda”.

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