Modica e le bancarelle di San Pietro. La verità del verbale di un incontro

C’era stato un formale incontro lo scorso 19 giugno, alle 16,15 tra il Dirigente del settore commercio del Comune di Modica, l’Ascom, alcuni ambulanti, i rappresentanti di altre diverse sigle sindacali, la polizia locale, l’assessore allo Sviluppo Economico, Nino Frasca Caccia, sulla vicenda delle bancarelle di San Pietro. Un passaggio sottolineato dall’assessore per mettere a fuoco i termini di una vicenda che ha creato forti polemiche e che ha determinato anche un intervento dell’Ascom che Frasca Caccia, non digerisce molto. “Ribadiamo – dice nel comunicato il presidente Paolo Failla – che, pur condividendo le ragioni dell’Amministrazione per cui questo mercato non poteva più svolgersi in viale Medaglie d’Oro, in quanto, con la nuova piazzetta di via Conceria, è venuta a mancare una via di fuga ritenuta necessaria, e per i disagi già maturati in passato arrecati ai residenti ed ai negozianti, la Giunta non poteva nemmeno ritenere opportuna la nuova sede, lontana dal cuore dei festeggiamenti”. L’assessore tira fuori, in proposito, il verbale del 19 giugno, sottoscritto da tutti i presenti, nel quale l’associazione di categoria ritengono discutibile non la scelta della giunta municipale ma “la mancata consultazione in tempo utile delle organizzazioni di categoria, in modo da concertare le soluzioni più adeguate”. Filippo Zuccarello, presidente regionale del Siap Catania, ha posto, da parte sua, ha inteso solo ritenere la nuova allocazione inadatta ad ospitare 130 ambulanti perchè privo di servizi igienici, di sicurezza e quant’altro. Dunque anche su questo fronte i motivi erano ben altri anche perchè l’amministrazione comunale avrebbe potuto sopperire con l’istallazione dei bagni chimici ma c’erano nelle vicinanze due bar e un supermercato. “Deve essere chiaro – spiega il capogruppo del Pd, Giorgio Zaccaria – che le bancarelle di San Pietro quest’anno non ci sono state non perché vietate dall’Amministrazione – la quale (lo ribadisco a scanso di equivoci) ha cercato invece di allargare il numero dei partecipanti, ma perché a rinunciarvi sono stati gli ambulanti stessi, i quali peraltro non possono addurre nessuna giustificazione a loro difesa, non avendo nessun dato di riscontro o di comparazione affinché si potesse dedurre la partecipazione o meno dei cittadini alla manifestazione”.

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