Violenza privata e lesioni a ex dipendente. Rinviati a giudizio imprenditori modicani

Rinvio a giudizio per gli imprenditori Giorgio e Giuseppe Puccia, rispettivamente padre e figlio, titolari dell’impresa ecologica che gestisce il servizio di igiene ambientale in città. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, a conclusione del processo nel quale i due erano accusati di violenza privata continuata e in concorso, maltrattamenti e lesioni personali nei confronti di un loro ex dipendente, Salvatore Avola, che si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Isabella Linguanti. Gli imputati saranno processati dal giudice del dibattimento il prossimo 23 novembre. Secondo l’accusa, Giorgio e Giuseppe Puccia, avrebbero inveito contro il loro allora operatore ecologico di rientro da un periodo di malattia, alzando la voce con toni duri e battendo con i pugni contro l’autovettura della parte offesa. Secondo la denuncia, sarebbero arrivati ad un “confronto” sfociato in lesioni che l’uomo si era poi fatto refertare al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Il Gup nella sostanza ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Francesco Puleio. I due imputati sono stati difesi dall’avvocato Mario Caruso. Le diatribe tra l’impresa e la parte offesa erano iniziate dal momento in cui la Ditta subentro nell’appalto alla Busso dove Salvatore Avola aveva funzione di assistente. L’azienda modicana rivoluzionò gli incarichi riportando il dipendente nel ruolo di operatore ecologico. Da lì cominciò un lungo braccio di ferro fino a quando l’uomo non lamentò problemi personali che lo costringevano a lunghi periodi di assenza per malattia.

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