Avrebbero rubato soldi da una slot machine di un bar sciclitano. Il Gip li ha interrogati

Sono comparsi davanti al Gip del Tribunale di Modica, Elio Manenti i tre arrestati dai carabinieri poiché ritenuti autori di furti di slot machine a Scicli. Particolare puntigliosa la difesa di Nazareno Foti, 28 anni, l’unico di fatto residente a Scicli, anche se originario di Priolo Gargallo, come gli altri due in atto detenuti, Michele Parisi, 53 anni, nei cui confronti è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere, e Prospero La Spina, ammesso, come Foti ai domiciliari. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Francesco Riccotti, ha sottolineato che l’incontro con i suoi due concittadini è stato casuale e di non avere nulla a che fare con la vicenda. Ha detto di conoscerli perché Priolo Gargallo è una piccola cittadina, ma di non esserne amico. Tutto sarebbe stato ricondotto anche a Foti perché originario del centro aretuseo e perché si trovava a Scicli dove risiede da qualche tempo. “Ci siamo incontrati casualmente al bar – ha motivato Nazareno Foti – e dato che ci conoscevamo perché concittadini, ci siamo salutati e nulla più. Io non so assolutamente nulla della vicenda”. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Modica avevano dato esecuzione a un’Ordinanza di Misura Cautelare emessa dal Gip a carico dei tre, ritenuti responsabili di furto di denaro all’interno di un apparecchio cambiamonete ubicato in un esercizio pubblico di Scicli. Nel corso degli accertamenti i carabinieri si erano avvalsi delle testimonianze di alcuni frequentatori del bar, avevano visionato le registrazioni della videosorveglianza a circuito interno ed esterno installata nel locale del centro di Scicli, dove era avvenuto il furto. Secondo l’accusa, i tre agivano s’introducevano nel bar. Uno fungeva da palo, un altro, fingendo di giocare, nascondeva l’attività del terzo complice che, per mezzo di chiavi false, svuotava la cassa della macchina cambiamonete.

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