Gli alvei di Via Fontana e Via Trani a Modica domani all’attenzione del Prefetto

Il Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, ha ritenuto approfondire la doppia questione riguardante l’alveo del Torrente Pozzo dei Pruni, in Via Fontana e l’alveo del Torrente San Liberale, di Via Trani, esplosi per le denunce dei residenti(per il secondo è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica), dove dovranno essere realizzati delle palazzine. Per tale motivo il rappresentante del Governo in provincia ha convocato per lunedì il Comitato Via Loreto che, insieme con altri, si è intestata la “battaglia” al fine di scongiurare le costruzioni di edifici in luoghi fortemente a rischio idrogeologico. Il Prefetto ha ritenuto necessario sapere di più, attraverso le testimonianze di chi, da settimane, si sta battendo sollevando la forte preoccupazione per un possibile disastro ecologico e ambientale che si potrebbe perpetrando. Al Quartiere Vignazza, hanno fatto rilevare i promotori della protesta, c’è in itinere un progetto di riqualificazione dell’area, con il contributo da parte della Regione Sicilia, del privato ed in minima parte del Comune di Modica per un importo di circa diciassette milioni di euro. “Purtroppo – spiegano – questa scelta contrasta fortemente con la decisione di cementificare l’alveo di un fiume con la costruzione di sette palazzine per un’altezza di sei piani. In Via Trani è stata, poi, rilasciata prima una concessione edilizia e qualche giorno dopo l’Ufficio Tecnico del Comune di Modica ha chiesto parere alla Forestale al fine di potere autorizzare la costruzione di un edificio proprio all’inizio di un canalone di confluenze delle acque che sbocca poi nel torrente sottostante”.

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