Monterosso Almo:Pronta la risposta del presidente del Consiglio Dibenedetto suille cosniderazioni espresse in um documento da parte del gruppo dei consiglieri collegati al sindaco Paolo Buscema

Immediata la risposta del presidente del Consiglio Gaetano Dibenedetto sulle considerazioni espresse, in queste ore, in un documento elaborato e firmato dai consiglieri comunali collegati al sindaco Paolo Buscema. “Il Consiglio comunale è l’organo elettivo, rappresentativo della volontà della totalità dei cittadini di Monterosso Almo, non solo di una sua parte, non solo della maggioranza ma anche della minoranza. Presiederlo – scrive il Presidente Dibenedetto nel documento diramato alla cittadinanza – significa rappresentare un organo autonomo ed indipendente rispetto alla Giunta comunale, un organo elettivo e non nominativo, di garanzia per la maggioranza e per le opposizioni, e in quanto elettivo, per via del voto ai consiglieri, emana direttamente dalla volontà popolare. Un organo di prestigio ma soprattutto di impegno che necessita di strutture da mettere a disposizione e di uffici e personale sufficienti a mettere chiunque sia chiamato a ricoprire la carica da consigliere comunale di Presidente del Consiglio nelle condizioni di dare dignità all’organo da esso presieduto. Se cosi non fosse, come sta accadendo a Monterosso Almo, sarebbe ed è come tradire la sovranità popolare. Questo ragionamento istituzionale in virtù dell’esito elettorale del 7 maggio di colpo è diventato difficilissimo da comprendere, da accettare. Non lo statuto, non i regolamenti, non le leggi che già lo prevedono, ma il buon senso e la buona volontà – continua il Dibenedetto – avrebbero già dovuto prevalere su una disputa che è ancora il frutto di strascichi elettorali che ancora serpeggiano velenosamente nella mente di molti. Esiste in Italia una città in cui il Presidente del Consiglio comunale deve chiedere il permesso al Sindaco per mandare una raccomandata al Prefetto ? Esiste una città in cui il Presidente del Consiglio comunale nel pieno svolgimento delle sue funzioni istituzionali deve chiedere il permesso al Sindaco per recarsi in missione dentro e fuori la provincia attraverso l’uso ovvio del mezzo di rappresentanza ? Esiste una città in cui ogni giorno il Presidente del Consiglio comunale per istruire atti e ricevere cittadini è costretto a farlo in piazza o nelle migliori delle ipotesi nel corridoio del palazzo municipale ? Quale statuto quale regolamento quale legge prevede tutto questo?Esiste un Presidente del Consiglio comunale che per discutere di tutto questo lo debba fare in compagnia di consiglieri di maggioranza e minoranza vicino ai bagni pubblici di piazza S. Giovanni ? Esiste una città in cui al Presidente del Consiglio comunale viene concesso per grazia ricevuta da consiglieri di minoranza la possibilità di riunirsi in sala giunta per una conferenza dei capigruppo ? Esiste una città in cui un consigliere comunale per andare in missione lo debba fare solo se di minoranza, collegato al Sindaco eletto che lo autorizza, lo accompagna, e con decreto lo assiste e si assistono nelle funzioni di gestione esecutiva formalmente sancite con decreto ? Esiste la figura di consigliere di minoranza che partecipa e collabora ai lavori dell’organo esecutivo e alle sedute della giunta municipale regolarmente attestati perché non basta la semplice partecipazione ma occorre la firma in calce del funzionario al documento che accerta la presenza ? Ditemi – si chiede nel documento il presidente del Consiglio Dibenedetto – se questa è una città normale, ditemi se tutto questo è normale, ditemi se tutto questo è quel clima di collaborazione più volte auspicato ditemi in che modo devo cosi difendere le prerogative del consiglio comunale e anche dei consiglieri di maggioranza, ditemi in che modo devo far valere e prevalere l’idea costituzionale della separazione dei poteri contro la pericolosissima e insensata commistione politica e istituzionale tra controllato e controllore ?…..ditemi a che serve il regolamento del consiglio comunale, le commissioni consiliari, la conferenza dei capigruppo, se poi a risolvere tutto ci vuole un minuto per occuparsi dei problemi di questo paese : farsi fare un decreto di nomina del sindaco con attribuzione in veste collaborativa e consultiva del consigliere comunale di materie di competenza della giunta municipale ? Lo farò, quanto prima chiederò al Sindaco la delega in collaborazione assistenza e consulenza nelle materie a lui attribuite dalla legge…… – conclude Gaetano Dibenedetto – daremo vita ad una nuova forma istituzionale che chiameremo il PreSindaco. “

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa