Era stato accusato di truffa, un trentottenne modicano, Giampiero B., se l’è cavata con l’assoluzione o meglio con la formula "non luogo a procedere". I fatti per i quali l’uomo ha dovuto sostenere un processo penale davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica si rifanno al mese di marzo del 2006 e si sarebbe svolti tra la città della Contea e Scicli. Il tre marzo, infatti, l’imputato, che era stato incaricato dalla controparte, Giovanni B., sciclitano di eseguire dei lavori di sverniciatura di alcune porte di un edificio. L’imputato, prima di iniziare le opere chiese alla parte offesa di potere avere la somma pattuita anticipatamente perché si sarebbe trovato in difficoltà economiche. L’uomo, confidando nella buona fede di Giampiero B., acconsentì consegnando all’imputato tra assegni bancari da duemila euro ciascuno, dunque per complessivi seimila euro, da incassare il 30 marzo, il 30 aprile ed il 30 giugno dello stesso anno. Una volta avuti i titoli di credito il trentottenne li aveva girati a terzi e, quindi, aveva fatto perdere i contatti. Addirittura pare che le difficoltà economiche lo avessero costretto ad andare a lavorare nell’alta Italia. Giovanni B., a questo punto, si ritrovò a dovere dare copertura ai tre assegni bancari e a dovere trovare un altro operaio per provvedere a sverniciare le porte. Decise, però, di rivolgersi all’autorità giudiziaria attraverso una querela.
MODICA, ACCUSATO DI TRUFFA, E’ STATO DICHIARATO IL NON LUOGO A PROCEDERE
- Ottobre 12, 2008
- 2:13 am
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