LA SCURE SULLE PROVINCE. Provincia di Ragusa accorpata a Siracusa?

Le Province sono enti vicini al cittadino, mentre le Regioni sono lontane.
L’accorpamento della Provincia di Ragusa quella di Siracusa ci farebbe ritornare indietro di cinquant’anni, e allontanerebbe il cittadino dalle istituzioni ancor più. Quanti gli enti inutili da abolire: se ne potrebbe fare una lista, non dico solo al livello nazionale o regionale, ma anche provinciale che costituiscono sprechi della cosa pubblica! Perché abolire le Province? Solo per le indennità degli Assessori , del Presidente e dei consiglieri? Allora perché non introdurre il sano rimborso spese per l’attività di questi, senza stipendio o indennità? Siamo convinti che farebbero politica solo quelli ch veramente la vogliono fare, per l’amore del territorio e per la sua crescita. Credeteci ce ne sono tanti, non sono sparuti.
Eliminare la Provincia di Ragusa significherebbe ,oltre ad allontanare i cittadini dalla politica e dalle istituzioni, calpestare la storia del paese: ritorneremmo a sottostare a Siracusa, e, crediamo non sia accettabile da nessun punto di vista.
Il parere del Commissario, avv.Enzo Scarso, sul fatto che siamo Regione a statuto Speciale, quindi non rientriamo nel calderone decisionale del Governo Monti, è un escamotage ma non una soluzione.
I nostri governanti dovrebbero capire, oltre a preoccuparsi di essere rigorosi con gli altri, che i territori vanno rispettati nella loro storia, individualità e diversità.
L’auspicio dei Consorzi dei Comuni, altra possibilità di soluzione del problema, non permetterebbe al cittadino di esprimere un voto diretto, per cui si ricadrebbe nell’annoso problema di qualcun altro, i sindaci,che deciderebbero sulle teste altrui. I consorzi, inoltre, sarebbero più dispendiosi: ci sono relazioni dell’Upi –Unione Province Italiane, a tal proposito. Bisognerebbe, in breve, mettere in atto i veri tagli alla politica e non le facciate, specchietti delle allodole. Il rigore va esteso a tutti, e prioritariamente agli enti inutili e ai politici, senza mezze misure.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa