Riqualificazione Via Fontana a Modica. Territorio: il progetto e’ inapplicabile

Il progetto di riqualificazione di via Fontana ha, sempre, caratterizzato l’iniziativa dell’associazione Territorio della città della Contea. Proprio in merito, il coordinamento cittadino ed i consiglieri comunali, presenteranno stamane una “lettera aperta”, fra gli altri, al Prefetto, al Soprintendente, all’Ing. Capo del Genio Civile ed al Procuratore di Modica. “Nel superiore e preminente interesse della città – si legge nella lettera -, riteniamo esporre le nostre riflessioni e fornire ogni elemento utile, a chi sarà chiamato ad esprimere il proprio parere in sede di Conferenza Speciale di Servizio”. In merito al progetto, l’associazione, ritiene che non possano passare inosservati i seguenti elementi: la normativa ambientale è chiara ed inequivocabile; il vigente Piano Paesaggistico non consente questo invasivo intervento di cementificazione; il sito d’intervento coincide con il luogo dove, il 26 settembre 1902, la nota alluvione ebbe il culmine con un’onda alta circa undici metri che inondò il centro storico di Modica; l’invadente e massiccia cementificazione prevista nel progetto, viene “spacciata” per riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio esistente; il rischio idrogeologico spesso è connesso con la cattiva gestione del territorio: l’alveo ristretto a pochi metri, la copertura dell’alveo, l’edificazione e la cementificazione selvaggia; la presenza, in via Fontana e lungo il corso del “Torrente Pozzo dei Pruni”, di siti di interesse culturale, paesaggistico e archeologico; il progetto non è stato sottoposto alle procedure in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e, in ultimo, l’attività posta in essere dalla Procura della Repubblica di Modica. “In forza degli elementi e delle ragioni sopra elencate – continuano gli esponenti di Territorio-, piuttosto che un’approvazione urgente del progetto così come espressamente richiesta dal Comune di Modica, ci sembra opportuno, invece, che si giunga ad una valutazione obiettiva, che mai potrà prescindere da una comprensione subordinata ai principi della precauzione, della sostenibilità e della prevenzione, fondamentali per perseguire la salvaguardia della vita umana ed una responsabile tutela dell’ambiente”. Anche sotto il punto di vista politico, il gruppo dirigente di Territorio, ha le idee chiare: “non ci hanno convinto e, non ci convincono tutt’ora, i ragionamenti contorti e le ipotesi teoriche esternate, dal sindaco e dagli assessori delegati, in occasione di incontri più o meno pubblici ed attraverso gli organi di informazione. Ribadiamo – concludono -, pertanto, il nostro “NO”, convinto e libero”. Infine, i consiglieri comunali dell’associazione, Nigro e Colombo, chiederanno la convocazione di un consiglio comunale aperto e, in quella sede, renderanno pubblica la loro proposta alternativa.

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