La politica a Modica. Minardo è a Roma, il sindaco incontra Idv, Sel e FdS

Mentre il gatto non c’è, i topi ballano”. È questo il vecchio detto da riadattare oggi, affermando che, mentre il Mpa è a Roma (in occasione del congresso federale), il sindaco di Modica partecipa ad un incontro con i partiti del centrosinistra, per cercare di trovare un’intesa “politico-amministrativa”, in vista delle prossime elezioni. Antonello Buscema, nei giorni scorsi, aveva già affermato che, “alla fine dei cinque anni di amministrazione, concluso il mandato assegnato dall’elettorato in coabitazione col Mpa, si sarebbe ridiscusso tutto”. Questa frase rappresentava, di per sé, più di un “campanello” d’allarme, rispetto all’alleanza col partito di Riccardo Minardo. L’intesa fra i due partiti, molto solida per i primi tre anni, è andata “via via” logorandosi, in quest’ultimo scorcio di legislatura. È chiaro che, una delle condizioni poste dai partiti del “cartello” di centrosinistra, fuori dalla maggioranza a Modica (da Sel, all’Idv, passando per Fed), è la rottura del “patto” fra il Pd del sindaco Buscema e l’Mpa di Riccardo Minardo. L’accordo di un ritrovato centrosinistra (che sarebbe legato anche ad un passo indietro da parte del sindaco sul “project financing” del cimitero), a detta di molti, potrebbe far ritrovare lo “smalto” perduto al sindaco Buscema. Il primo cittadino, ultimamente, è stato “tirato per la giacchetta” dal Mpa: in occasione dell’ultimo consiglio comunale sul conto consuntivo, dal capogruppo, Silvio Iabichella; sugli incarichi conferiti ad alcuni professionisti, dal coordinatore cittadino, Peppe Minardi e sullo “scarso coinvolgimento amministrativo”, dallo stesso Riccardo Minardo. Un lungo periodo di riflessione, quindi, attende il sindaco Buscema. Se ricomposizione del centrosinistra dovrà essere, accadrà a breve. È facile intuire, infatti, che sarebbe difficile vedere Buscema e D’Antona, solcare il palco di piazza Matteotti insieme, se fino al giorno prima si fossero contrastati a vicenda.