Ignazio Abbate: “Modica miete culture ma…… non colture”

La direttiva D.P. n. 297 della Repubblica Italiana regione Siciliana del 4 giugno 2008 all’articolo 2, impone a tutti i proprietari possessori e conduttori di fondi lungo tutte le strade ricadenti all’interno del territorio comunale, entro il termine perentorio del 15 giugno di ogni anno, di tenere i terreni almeno per una fascia di20 metridalla scarpata e/o banchina sgombre di covoni, cereali, erbe, ramaglie, foglie secche o altre materie combustibili, provvedendo alla messa a nudo del terreno ed al taglio di siepi, erbe e rami… alla direttiva su citata segue l’Ordinanza del Sindaco del Comune di Modica n. 605 del 1 giugno 2012.

. “Pare che quando il proprietario dei terreni in questione è direttamente il Comune tale ordinanza possa essere raggirata senza incorrere ad alcuna sanzione”.
Questo quanto sostiene il presidente dell’Unsic, Ignazio Abbate, che si riferisce, in particolar modo, alla scerbatura tardiva o ancora da effettuare lungo le strade del centro abitato e delle campagne modicane nonché lungo le strade e in alcuni terreni presso la Zona Industriale Asi di proprietà del comune. “A tal proposito – dice – alcuni imprenditori hanno fatto più volte richiesta che avvenisse la bonifica e la scerbatura dell’area interessata, ma ad oggi non hanno ricevuto né risposta né tanto meno hanno visto attuare opere di bonifica. Le loro preoccupazioni sono più che legittime dato che qualche hanno fa si è propagato un incendio proprio in Contrada Fargione che raggiunse le aziende limitrofe. Inoltre le scuole rimangono in uno stato di completo abbandono, e le coltivazioni cerealicole quest’ anno hanno visto decine e decine di ettari rasi al suolo dal fuoco che si è propagato partendo proprio dai cigli stradali invasi da sterpaglie”.

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