VITTORIA. I CONTROLLI DELLA POLIZIA. TRE PERSONE DENUNCIATE

Un cinquantenne di Monterosso Almo residente da tempo a Vittoria, C.P., è stato denunciato all’autorità giudiziaria per evasione. Il medesimo, infatti, sottoposto agli arresti domiciliari, è stato rintracciato, da una pattuglia di Volante, mentre portava a spasso il cane ad alcune decine di metri di distanza dalla sua abitazione. Un minore di origini tunisine, ma nato a Vittoria, è stato segnalato alla Procura per i Minorenni di Catania per guida senza patente perché non ancora conseguita in quanto minorenne, e per false generalità. Nella notte scorsa, la pattuglia di Volante sottoponeva a controllo un’autovettura che, nel centro cittadino, creava pericolo per la circolazione. Alla guida veniva identificato un soggetto sedicenne il quale, privo di documenti, comunicava agli operatori false generalità. Il personale operante, avendo intuito di si trattasse, si recava presso il domicilio del padre, M.D., tunisino di 51 anni, il quale veniva denunciato per uso di atto falso in quanto il tagliando dell’assicurazione dell’autovettura risultava falso. Nella circostanza veniva denunciato anche A.D., sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Vittoria, di 22 anni, figlio di M.D. e fratello del minore, in quanto, avendo notato la Polizia fuori di casa, usciva dall’abitazione e cominciava ad inveire pesantemente contro gli operatori. Richiestigli i documenti, A.D. si rifiutava di esibirli e rientrava in casa. Solo l’intervento della madre permetteva, successivamente, la compiuta identificazione. A.D., pertanto, veniva denunciato per rifiuto di indicazione sulla propria identità personale. E.G., pluripregiudicato di anni 28, nato a Ragusa e residente a Vittoria, e V.P. diciannovenne nato a Comiso e residente a Vittoria, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per tentato furto in concorso. Alle 3.00 di notte di alcuni giorno addietro, personale di Volante, nel transitare in questa via Duca d’Aosta, notava due soggetti intenti ad armeggiare vicino ad un’autovettura. Gli operatori bloccavano i due soggetti, identificati, appunto, per E.G. e V.P., e, nella circostanza, notavano un cacciavite gettato in terra in prossimità di una Renault Clio che aveva le portiere aperte ed il bordo del frontalino dell’autoradio smontato e poggiato sul sedile. Veniva rintracciato il proprietario dell’autovettura che, dopo aver rimesso in sicurezza il mezzo, si recava in Commissariato per sporgere denuncia. E.G. e V.P. venivano condotti in Ufficio per essere sottoposti alle formalità di rito.

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