Modica: Nota revisori dei conti ai consiglieri su delibere di giunta con parere negativo del dirigente. Il sindaco: “Tutto regolare in assenza del bilancio preventivo 2011”

I consiglieri comunali sono stati informati dal Presidente di una nota con cui il Collegio dei Revisori dei Conti ha mosso delle osservazioni a proposito della reiterata approvazione da parte della Giunta Municipale di delibere che avevano avuto il parere negativo del Dirigente del settore finanziario. Ad affermarlo è il sindaco di Modica Antonello Buscema.
In attesa di poter relazionare dettagliatamente sull’argomento in occasione della prossima seduta del Consiglio comunale, il sottoscritto e l’Amministrazione si sentono pertanto in dovere di rassicurare il Collegio stesso, ma innanzitutto i consiglieri comunali e i cittadini, circa la regolarità dei propri atti.
Le delibere in questione sono state approvate in questi mesi, in assenza del Bilancio preventivo, per impegni di spesa contenuti entro i limiti dei dodicesimi, come previsto dalla legge. Tuttavia il Dirigente ha ritenuto ugualmente, con il proprio parere negativo, di allertare la Giunta circa il rischio di ripercussioni sugli equilibri complessivi del bilancio.
La Giunta, per ogni atto deliberativo, prosegue Buscema, ha controdedotto alle osservazioni del Dirigente, rimarcando che le singole prenotazioni contabili sono state assunte con l’impegno di mantenere responsabilmente gli equilibri di bilancio, attraverso il monitoraggio costante della spesa e tenendo conto dei rilievi contenuti nello stesso parere contabile negativo.
La Giunta ha contestualmente incaricato il Dirigente di procedere, dopo l’approvazione del Bilancio, ad un’immediata verifica della situazione economico-finanziaria, informando l’Amministrazione in ordine alla garanzia degli equilibri di bilancio e del rispetto del Patto di Stabilità.
Fatta questa premessa, l’Amministrazione vuole anche spiegare che il Dirigente non si è limitato a dare il proprio parere negativo solo per alcuni atti (per esempio quelli che presentavano gli impegni di spesa più alti, per i quali si potesse effettivamente configurare il rischio della mancata copertura), ma lo ha riproposto indifferentemente per tutte le delibere riguardanti i settori della cultura, dello spettacolo, del turismo, dello sviluppo economico, dello sport.
Il consiglio del Dirigente avrebbe, cioè, rischiato di tradursi in una vera e propria paralisi della regolare attività amministrativa, che di certo non si può, invece, pensare di lasciare “congelata” fino all’approvazione del Bilancio di Previsione: bilancio che l’Amministrazione si sta impegnando a predisporre entro il mese di luglio, ma per la cui approvazione ci sarebbe tempo addirittura fino al 31 agosto.

L’Amministrazione ha dunque stabilito consapevolmente di assumersi la responsabilità di approvare gli atti in questione, ferma restando la prudenza degli impegni complessivi e comunque nell’ambito di una precisa programmazione che ha consentito ad ogni Assessorato di prenotare le spese sui capitoli di propria competenza ben conoscendo i limiti della somma disponibile per l’anno.
Per completezza di informazione va detto che già nei primi mesi dell’anno avevo scritto al Dirigente del settore finanziario, invitandolo a tenere conto, nell’esprimere il proprio parere su questo tipo di atti deliberativi, dell’intenzione dell’Amministrazione di riconfermare in sede di bilancio preventivo 2012 le stesse somme inserite nel bilancio 2011 e già utilizzate in maniera strettamente rigorosa.
Queste somme raggiungono percentuali irrilevanti sulla spesa corrente: l’1,18% per la cultura e i beni culturali, l’1,41% per il turismo, l’1,29% per lo sviluppo economico, lo 0,23% per lo sport.
Di contro, le scelte dell’Amministrazione per gli investimenti dell’Ente restano motivate da un preciso orientamento, volto a sostenere uno sviluppo economico del territorio strettamente legato alle politiche culturali e turistiche.
Questo orientamento ha già negli anni passati consentito agli assessorati competenti di raggiungere risultati in ordine al rinvigorimento del tessuto culturale e alla divulgazione del nome della Città dal punto di vista mediatico a livello internazionale, ma anche di ottenere considerevoli ripercussioni di tipo sociale in ambito locale.
Appare quindi chiaro, conclude Buscema, come non ci sia alcuna proporzione tra l’incidenza palesemente irrisoria di questo tipo di spese sull’equilibrio finanziario dell’ente e la ricaduta assolutamente positiva che hanno per la città e che l’Amministrazione comunale continua a considerare di rilevanza sostanziale per il raggiungimento dei propri obiettivi programmatici.

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