Modica, affido diretto di servizi senza procedura di gara alla Conad. Iabichella (Confsal):” La trasparenza “opaca” del Comune di Modica: indaghi la Procura.”

Con la determina n.1550 del 1 giugno 2012 il Dirigente dei Servizi Sociali modicani affida in modo diretto l’emissione di 2000 “buoni spesa” da 10 euro alla Conad che, sommati ad un rimborso di 500 euro, totalizzano 20.500 euro. Ma secondo il Codice dei Contratti Pubblici si sarebbe dovuto procedere preventivamente alla consultazione di almeno 5 operatori economici che disponevano di punti vendita dislocati nel territorio tra Modica e Ispica, visto che trattasi di un Progetto di rilevanza Distrettuale denominato “card ticket” e previsto nel Piano di Zona ex legge. 328/2000.
Il Codice dei Contratti Pubblci (D.Lgs. n.163/2006, art.125 c.11) infatti parla chiaro “Per servizi o forniture di importo pari o superiore a ventimila euro …. l’affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici..” “Quindi – denuncia Giorgio Iabichella di Confsal – viene affidato un servizio ad una società per oltre ventimila euro e non vengono consultate almeno altre 4 ditte, con l‘assenza di adeguata pubblicità avviando una procedura lontana dall’ imparzialità e dalla trasparenza.

E l’Amministrazione Buscema, o i suoi Dirigenti, non sono nuovi a certi fatti. Difatti questa e’ solo l’ennesima burla perpetrata nei confronti dei cittadini e lavoratori modicani, vedi per esempio l’ incarico a quattro liberi professionisti per espletare le pratiche di sanatoria, ciascuno per un importo massimo di 20.000,00 Euro, che sara’ oggetto di mozione di revoca al prossimo Consiglio Comunale. In quel caso il Sindaco affermò di non conoscere l’appartenenza politica dei soggetti incaricati. Ed in questo caso non conosce il colore politico della Conad Sicilia? La scure dei conti sul bilancio corale sembra ormai abbattersi come un boomerang sull’Amministrazione Comunale. Chiedo alla magistratura di valutare se tale gestione amministrativa sia coerente con i principi sanciti dalla legge”.

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