Detenzione di armi e munizioni. Pozzallo, condannato a 34 mesi di reclusione il fruttivendolo Giuseppe Vaccaro

Due anni e dieci mesi di reclusione. Questa l’entità della condanna inflitta dal Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, al fruttivendolo arrestato lo scorso quattro febbraio dai carabinieri quando fu trovato in possesso di arma e munizioni all’interno del suo esercizio di Pozzallo. Giuseppe Vaccaro, 34 anni, originario di Pachino, difeso dall’avvocato Enrico Platania del Foro di Ragusa, ha beneficiato dello sconto di un terzo della pena poiché processato con l’abbreviato. Il pubblico ministero, che aveva chiesto ed ottenuto il giudizio immediato, aveva invocato la condanna a quattro anni. Vaccaro era stato arrestato al termine di una perquisizione effettuata dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica all’interno del negozio di frutta e verdura che gestisce a Pozzallo. Durante le operazioni erano stati rinvenuti, ben occultati, sei proiettili di diverso calibro in un contenitore di latta. Il rinvenimento del munizionamento, corroborato, peraltro, dall’atteggiamento poco limpido del fruttivendolo pachinese che si era mostrato sempre più insofferente al controllo, avevano indotto i militari ad approfondire le ricerche anche nel furgone che il commerciante utilizzava per le quotidiane operazioni di trasporto della merce dai magazzini di vendita all’ingrosso fino al suo negozio. Nel mezzo era stato trovato un involucro, ben nascosto all’interno dell’abitacolo del veicolo da lavoro, al cui interno era custodita una pistola Mauser calibro 6.35, con matricola abrasa, perfettamente efficiente e dotata persino di un serbatoio con sette colpi inseriti. L’accusa contestata al fruttivendolo pozzallese era di detenzione illegale di pistola con matricola abrasa. Lo scorso quattro luglio Vaccaro era stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere poiché ritenuto il mandante di due incendi ai danni di un collega fruttivendolo pozzallese.

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