CRISI E COSTI DELLA POLITICA. “SACRIFICI” INACCETTABILI SE NON C’E’ L’ESEMPIO DALL’ALTO

Il Consiglio Direttivo di “Confronto”, in riferimento all’irrisolta questione legata agli elevati costi della politica, che hanno raggiunto ormai livelli tanto sproporzionati quanto inaccettabili, ha approvato un documento col quale viene condannato l’atteggiamento dei partiti, dei politici e dei parlamentari che continuano a giustificare la necessità di fare sacrifici per il bene del Paese e non fanno nulla per contenere, entro limiti accettabili, i costi della politica. Col documento l’associazione ha aderito inoltre alla petizione per ottenere la indizione di un referendum popolare sull’argomento.
“ Grazie alle norme sulla trasparenza, i cittadini sono stati messi nelle condizioni di conoscere i dati relativi ai finanziamenti pubblici incassati dai partiti politici ed agli stipendi, ai benefit ed ai vitalizi riservati ai Parlamentari – recita il documento . Si tratta di cifre assolutamente improponibili in un momento di grave crisi come quello attuale caratterizzato da una pressione fiscale (sulle imprese e sui contribuenti) che ha raggiunto livelli esasperanti ed insostenibili. E, come se non bastasse, è continua ad essere accompagnata da una serie di “tagli” oltremodo penalizzanti e da dichiarazioni con le quali vengono preannunciati nuovi sacrifici per il “bene del Paese”
“I responsabili dei Partiti, i Parlamentari ed i Politici in genere, nonostante le varie affermazioni , continuano a non voler recepire gli umori e le richieste popolari – viene rilevato col documento – in ordine all’abbattimento dei costi della politica (attraverso il contenimento dei finanziamenti pubblici ai partiti, la riduzione delle somme liquidate a vario titolo ai Parlamentari , che non possono superare la media europea, ed alla riduzione del numero dei rappresentanti Parlamentari (del Senato, della Camera e dell’Assemblea Regionale Siciliana)”.
“Confronto”, in proposito non può non denunciare altresì la beffa che verrebbe ad essere perpetrata a livello regionale se, come pare, a seguito delle annunciate elezioni anticipate verrebbe vanificato anche il provvedimento col quale era stato prevista la riduzione da 90 a 70 il numero dei deputati all’Ars.
E’ per questo che l’associazione presieduta da Enzo Cavallo.  nel rispetto del pensiero e delle richieste dei cittadini, nella consapevolezza che non si può continuare a chiedere “sacrifici” senza dare l’esempio dall’alto da parte di chi detiene il potere e continua ad esercitarlo senza alcuna considerazione e senza alcun rispetto per gli elettori, ha chiesto ai responsabili locali dei partiti politici di intraprendere ogni utile iniziativa nei confronti dei loro dirigenti centrali affinchè venga ridotto il finanziamento pubblico ai Partiti, da ricondurre entro limiti accettabili e a livelli di massima trasparenza .
Ai Parlamentari, nazionali e regionali, viene altrettanto chiesto di farsi promotori, con proposte mirate, per l’adozione entro la corrente legislatura, di provvedimenti per la concreta riduzione dei corrispettivi corrisposti, a vario titolo, ai Senatori ed ai Deputati della Camera e della Assemblea Regionale Siciliana, così come sensibilmente hanno già fatto molti sindaci , amministratori e consiglieri degli e Enti Locali. …

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