DERBY MODICA-SIRACUSA. INTERROGATO IL QUARTO TIFOSO ARRESTATO. AL GIP: “SIETE FUORI STRADA”

"Siete sulla strada sbagliata. Non sono io il giovane che cercate". Andrea Insolia, il tifoso del Siracusa arrestato lo scorso 13 ottobre dagli agenti del Commissariato di Modica e della Squadra Mobile di Siracusa, è stato interrogato nel carcere di Cavadonna, per rogatoria, dal Gip del Tribunale aretuseo, Gigli, assistito dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Sebastiano Troja. I fatti si riconducono sempre allo scorso 17 settembre dopo il derby contro il Modica, quando fu aggredito e picchiato il diciottenne modicano Ivan Belluardo. Insolia ha respinto ogni addebito. Ha spiegato di non essere mai stato a bordo della Fiat Punto blu segnalata ma di avere viaggiato con altre persone con un altro modello e colore di auto. Ha descritto dettagliatamente le persone che erano in sua compagnia, sostenendo anche di non essersi aggregato agli altri tifosi ma di essere rimasto sempre con i suoi amici. "Insolia – spiega l’avvocato Troja – è del tutto estraneo a questa vicenda. Nelle sue dichiarazioni è stato lucido e preciso, ha spiegato dettagliatamente tutti i particolari della trasferta di Modica". A questo punto, il difensore, nelle prossime ore, presenterà al Gip di Modica, Maurizio Rubino, istanza di remissione in libertà e, contemporaneamente, adirà la strada del Riesame. E’ stato accusato di tentato omicidio in concorso con Giuseppe Blundo, Angelo Alota e Francesco Di Paola, che pochi giorni fa il Tribunale del Riesame di Catania ha ammesso ai domiciliari derubricando il reato in lesioni personali. Quando questi ultimi sarebbero scesi dalla loro auto per aggredire Belluardo, anche Insolia sarebbe sceso per dare loro manforte, contribuendo a picchiare il giovane modicano che aveva il solo torto di transitare con suo ciclomotore dal Polo Commerciale, senza nemmeno avere assistito alla partita.