La delibera sui contributi per l’estate a Marina di Modica. Cerruto: “Spazio e visibilità a tutti”

“Il mio assessorato è stato aperto a tutte le associazioni ed alle persone che hanno bussato alla mia porta”. Comincia così la replica dell’assessore allo Spettacolo, Giorgio Cerruto, rispetto alle polemiche suscitate dalla delibera di giunta, contenente i contributi per l’estate modicana, nelle frazioni balneari di Marina di Modica e Maganuco. “Compatibilmente con le nostre scarse risorse finanziarie – continua Cerruto – abbiamo cercato di dare spazio e visibilità a tutti, cercando di venire incontro alle diverse istanze”. Il progetto, è molto chiaro l’amministratore e vicesindaco del Mpa, è quello di rilanciare la frazione rivierasca. “Vogliamo che Marina di Modica ed il Maganuco ritornino ad essere punto di ritrovo e apprezzate mete balneari”. Il contributo più “discusso”, sarebbe quello assegnato all’associazione “Elpis”, di Nausica Zocco, per le attività denominate “Villaggio creativo”. Le polemiche nascerebbero dalla parentela della Zocco, col parlamentare modicano del Mpa, Riccardo Minardo. “L’Associazione di Nausica Zocco ci ha proposto diverse occasioni di intrattenimento per bambini – ancora l’assessore Cerruto – non vedo quale sia il problema. Non è solo la Zocco ad operare all’interno dell’associazione, né io posso o voglio chiedere gli estratti di nascita alle persone che si presentano con delle idee valide, per evitare di favorire questa o quell’altra associazione”. Giorgio Iabichella, segretario provinciale della Confsal, interviene nel dibattito, ritenendosi “basito” dal contenuto della delibera di giunta. “Dopo aver visionato l’atto ed i relativi dettagli del programma delle manifestazioni – commenta Iabichella -, ho parlato con diversi cittadini, residenti o in vacanza a Marina di Modica. Ho ascoltato i commercianti e soprattutto dei gestori di bar, ristoranti e pizzerie. Tutti si son dichiarati assolutamente insoddisfatti”. Altro problema segnalato è il lavoro per i commercianti del luogo. “I gazebo, già installati in piazza Mediterraneo – afferma Iabichella -, che ospiteranno un’associazione culturale che venderà focacce, arancine e bibite, tendono ad escludere i commercianti su posto fisso che pagano fior di quattrini, per assicurarsi una piccolissima porzione di suolo pubblico e per acquisire le licenze”. Il sindacalista critica, inoltre, la mancanza di concertazione. “L’auspicabile concertazione preventiva con i commercianti e con i cittadini, non c’e’ stata. Sarebbe, quindi, auspicabile ridurre l’ingente somma – conclude Iabichella -, rimodulando il programma (coinvolgendo, soprattutto, i commercianti del luogo) e destinando una parte dei soldi agli interventi di manutenzione necessari per la frazione marinara.

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