SOPRALLUOGO ALLA ZONA INDUSTRIALE. La commissione Sviluppo economico individua le anomalie e traccia il percorso per risolvere il conflitto di competenze tra Comune di Ragusa e Consorzio Asi

“E’ stata una missione proficua. Che ci ha fatto rendere conto delle criticità. E che, soprattutto, ci sprona a predisporre le interlocuzioni tra gli enti per una migliore soluzione di tutte le problematiche esistenti”. E’ il commento del presidente della commissione Sviluppo economico del Comune di Ragusa, Emanuele Distefano, a conclusione del sopralluogo effettuato, ieri pomeriggio, dai componenti dell’organismo presso la zona industriale del capoluogo, sotto la guida del presidente del Centro commerciale naturale “Isole iblee”, Gianni Corallo, che aveva chiesto l’intervento dei commissari. “Ci siamo potuti rendere conto, innanzitutto – prosegue Distefano – delle anomalie esistenti ma anche del conflitto di competenze che, per alcuni aspetti, impedisce al Comune di intervenire nelle aree di pertinenza del Consorzio Asi. Una cosa è certa. E cioè che c’è molto da fare”. La commissione, tra l’altro, ha avuto modo di verificare la presenza di segnaletiche stradali praticamente abbattute e non più ripristinate, la consistenza delle erbacce in numerosi punti, incroci o marciapiedi, a causa di una scerbatura mai effettuata, lo stato precario di alcuni pali della pubblica illuminazione che rendono necessario un intervento tempestivo per evitare che in alcuni tratti della zona industriale imperversi il buio pesto; e, ancora, la persistenza di microdiscariche abusive per le quali è indispensabile avviare un’azione di bonifica. “Il primo passo che compiremo – aggiunge Distefano – sarà quello di convocare i dirigenti dell’Ufficio tecnico e del settore Ecologia, rispettivamente Michele Scarpulla e Giulio Lettica, per comprendere qual è lo stato di fatto soprattutto per ciò che attiene le competenze. Inoltre, è stato deciso di predisporre una seduta di commissione ad hoc dopo avere invitato a partecipare i vertici del Consorzio Asi al fine di interloquire con loro e trovare una soluzione alle varie problematiche segnalate. La zona industriale è frequentata ogni giorno da almeno mille persone che operano nei vari insediamenti produttivi. E’ quindi fondamentale garantire risposte all’altezza di una così massiccia presenza”.

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