Modica, TERRITORIO: “… PD e MPA prossimi al DIVORZIO?”

Indifferenza, alla pesante cappa del vuoto politico-amministrativo che si respira al Comune di Modica, dove governa l’Amministrazione più inutile e dannosa che la storia patria locale abbia subito dalle origini ad oggi, fotocopia di quella Giunta Regionale che ha definitivamente distrutto la Regione Siciliana e la speranza dei Siciliani, traditi nella volontà elettorale e nelle aspettative dal peggiore Presidente dell’Ente Regione. L’associazione Territorio traccia una linea sull’attività situazione politico-amministrativa a Palazzo San Domenico, specificatamente sul rapporto di maggiore che, secondo il movimento vede MpA e Pd alla frutta.

“Ciclicamente – dicono Giorgio Civello, Antonio Giannone e Uccio Mania – gli alleati principali dell’attuale Amministrazione Comunale di Modica, MPA e PD, come documentato dagli Organi di Informazione, si attaccano e si criticano apertamente, rendendo manifesta l’insita incompatibilità e inconsistenza politica di un’alleanza realizzata per affrontare la sfida elettorale per poi dividersi dentro il Comune con il conseguente status di “separati in casa” e il logoramento conseguente dei loro rapporti politici, entrambi aspetti propedeutici all’insuccesso sempre più tangibile di un programma elettorale che resta lettera morta e ad un divorzio politico, auspicabile a brevissimo termine per il bene della Città e dei Modicani.

Nonostante ciò, il motto del Sindaco rimane “Tutto regolare”, anche se realisticamente l’azione politico-amministrativa dell’Amministrazione Comunale è un fallimento su tutti i fronti della vita dell’Ente e della Città, governata più all’insegna di una giornaliera improvvisazione ed “illuminazione”, che di una seria programmazione a breve, medio e lungo termine.

Altro che “…Ricostruzione…su fondamenta stabili di una Città sana che ora può ricominciare a guardare al futuro…” come scrive con beneficio di inventario il Sindaco nella sua relazione quadriennale (inventata da lui con questa scadenza) che ha i caratteri di un saggio di fantapolitica o la descrizione di una realtà politico-amministrativa di un’altra Città, ma certamente non di Modica.

I proclami del Sindaco e della squadra, ormai, non convincono nessuno, forse neppure loro e neppure gli alleati politici, divisi tra chi tace per pudore o per esigenze di natura politica e chi ha la franchezza di denunciare il penoso stato dell’arte del presente politico di Modica.

Non sono passati inosservati all’opinione pubblica e agli ambienti politici della Città gli ultimi interventi sugli Organi di Informazione del Presidente del Consiglio, Carmelo Scarso, e dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Peppe Sammito.

Il Presidente del Consiglio, Carmelo Scarso, incarnando responsabilmente il suo ruolo istituzionale per diritto e per dovere, al fine di tutelare il Consiglio Comunale, unico Organo rappresentativo della volontà popolare, nella totalità dei suoi componenti ed in difesa delle sue prerogative sovrane, nei suoi tempi e nelle modalità di lavoro, ha sentito l’esigenza di rimarcare pubblicamente quanto segue per un distinguo netto sulle responsabilità sue e del Consiglio da quelle dell’Amministrazione Comunale inadempiente:

– l’andazzo dell’Amministrazione Comunale in fatto di tempistica lascia desiderare, infatti non mi è pervenuta ancora la proposta di Bilancio da parte dell’AC;

– i Revisori mi hanno comunicato una nota dove chiaramente indicano che “Sarebbe sempre meglio che gli atti venissero accompagnati da pareri positivi dei dirigenti”;

– c’è un sensibile affievolimento della tensione politica e di risanamento che ne ha spostato la soluzione di alcuni anni;

– senza gli undici milioni prestati dalla Regione, il Comune di Modica sarebbe andato in dissesto;

– anche nei legami politici può arrivare il tempo del taglio del cordone ombelicale.

La gravità delle dichiarazioni del Presidente Scarso è disarmante, ma merita rispetto e attenzione perché non è frutto di un’improvvisazione emotiva, bensì la consapevolezza di una responsabilità grande nei confronti del Consiglio Comunale e della Città che esso rappresentata. Scarso, senza entrare nel vivo del discorso politico per esigenze istituzionali, ha comunque detto basta alla dittatura dell’Amministrazione Comunale che si ritiene affrancata da ogni controllo, rispetto al Consiglio Comunale.

Il Presidente Scarso, senza falsi pudori politici, ha denunciato l’inaccettabile modus operandi dell’Amministrazione, il falso risanamento annunciato ogni giorno da quattro anni, i voli pindarici sui pareri dei Dirigenti e dei Revisori dei Conti, considerati un optional amministrativo che blocca l’iter di delibere clientelari. Gli interventi della Corte dei Conti, dei Revisori dei Conti, dei vari Capi Gruppo, del Presidente del Consiglio, dei Sindacati, le somme richieste e negate per il Tribunale di Modica hanno fatto saltare quelle logiche preconfezionate per creare una proposta di Bilancio drogata, assai lontana da quei parametri di risanamento esistenti nell’iperuranio dell’attuale Amministrazione Comunale, un pendolo che oscilla tra l’inefficienza e l’incapacità.

“Tutto regolare”! L’Amministrazione va avanti imperterrita,, senza rinunciare al suo percorso lastricato di tante buone intenzioni, pochi fatti, molte bugie, scarsa capacità politico-amministrativa. Siamo di fronte a struzzi politici, telecomandati per sotterrare la testa per non pensare, per non vedere, per non sentire o telecomandati per sollevare la testa e pronunciare dichiarazioni che offendono l’intelligenza di tutti i Modicani, come quelle dell’etereo Assessore Peppe Sammito che replica al Presidente Scarso, senza riuscire a mascherare la sua origine vetero-comunista, per natura tesa alla perenne difesa d’ufficio del “compagno Sindaco e della squadra”, nonostante la vergognosa evidenza di fatti e misfatti, con argomentazioni poco pertinenti e puerili (politica regionale e nazionale, programmazione degli aiuti…).

L’Assessore Sammito mente sempre pur sapendo di mentire, ma è onesto quando afferma:”Sarà un problema farsi comprendere bene dai nostri concittadini”! Si, perchè il Sindaco e la squadra di cui parla l’Assessore Sammito non sanno più cosa inventare per giustificare quattro anni di inutile permanenza a Palazzo S. Domenico a spese dei cittadini modicani, ma incapaci di governare e di intraprendere percorsi virtuosi all’altezza dei tempi e delle sfide che un Ente Locale oggi pone ai suoi Amministratori.

Vogliamo essere benevoli, Assessore Sammito: pensavamo che il suo collega di squadra, Assessore Santino Amoroso, l’avrebbe superato per capacità nella delega al bilancio, ma così non è stato; spicca, però, l’Assessore Giorgio Cerruto che ha scoperto finalmente che “Marina di Modica c’è”

Assessore Sammito, non sarà necessario continuare “il lavoro di risanamento nei prossimi anni” perché tanti cittadini che hanno votato per l’attuale maggioranza, grazie all’azione del Sindaco e della squadra, sono “elettori pentiti” e irrecuperabili.

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