Il solito Claudio Lorefice. Modica, nuova condanna per evasione dai domiciliari

Non è un periodo fortunato per il pregiudicato Claudio Lorefice, 51 anni, arrestato mercoledì mattina per furto di denaro in un cantiere edile di Corso Francesco Crispi. Scarcerato da qualche giorno e riportato in cella poche ore dopo, in attesa del processo per direttissima per il reato consumato mercoledì, subisce l’ennesima condanna dal giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, che gli ha inflitto sei mesi di reclusione, senza la sospensione condizionale. L’uomo è stato difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio. Era accusato, in questo caso, di evasione dagli arresti domiciliari, per fatti del 2009. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, ne aveva invocato la condanna. All’epoca si trovava agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato per un altro furto, stavolta di undici euro ai danni di una donna. Il giudice gli aveva inflitto una condanna, col patteggiamento, ad un anno di reclusione(come era stato un anno prima). L’otto luglio del 2011 era tornato ancora in carcere quando era stata spiccata un’ordinanza di custodia cautelare del Gip con la quale gli veniva contestato un furto e un tentato furto, reati per i quali è ancora in corso il processo. Nel frattempo il suo difensore, l’avvocato Favaccio, era riusciti a farlo rimettere in libertà che avrebbe utilizzato nella maniera peggiore visto che si è nuovamente fatto arrestare dopo avere compiuto il furto di circa ottanta euro, mercoledì, ai danni di operai edili che stavano ristrutturando l’abitazione di un poliziotto.

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