IERI SERA MODICA HA RICORDATO IL SACRIFICIO DI PAOLO BORSELLINO E DI TUTTE LE VITTIME DELLA MAFIA: IN SCENA L’ATTO UNICO “CI POSSO OFFRIRE QUALCHE COSA?”

Con una partecipata iniziativa, ieri sera Modica ha ricordato il sacrificio di Paolo Borsellino e di tutte le vittime della mafia. La città della Contea, a vent’anni di distanza dalla strage di via D’Amelio, ha ricordato quel tragico evento con una conversazione e successivamente con la rappresentazione teatrale “Ci posso offrire qualche cosa?”, uno spettacolo promosso dal Comune di Modica e dall’Associazione Culturale Vento, scritto e diretto da Emanuela Giordano con Claudia Gusmano e Laura Rovetti. L’iniziativa fa capo alla rassegna teatrale “La giara e il gelsomino”, diretta da Carlo Cartier, che da stasera ritorna all’anfiteatro Teatro Xenia di Marsa Siclà a Sampieri. Ieri sera l’appuntamento, ad ingresso gratuito, si è svolto all’atrio comunale, nel cuore della città. Prima le testimonianze dirette con l’intervento dell’ex vice questore della Polizia Scientifica, Margherita Pluchino. Poi l’atto unico in memoria dell’ultimo, indiscusso, eroe nazionale, non solo per onorare la vita e l’opera di Borsellino ma anche per avvicinare i giovani verso la legalità. Scenografia essenziale per questa storia intensa, inquietante e che basta a sé stessa per catturare l’attenzione e lo stomaco. Un tavolo, tre sedie, una torta, piattini, posate e tazzine: sembra l’ora del tè ma si capisce presto che non c’è niente di rilassante in quello che verrà svelato né nelle emozioni che questa verità incredibile e scomoda provocherà. Tra giornalismo e indagine, tra inchiesta e omertà, in un ritmo serrato ed impeccabile di battute e stati d’animo, si dipana questo dramma che sarebbe il caso conoscessero tutti, anche i giovanissimi per poter dare una risposta alle domande: quanto siamo responsabili di ciò che accade intorno a noi? Quanto tutto ciò che ci indigna a parole è condizionato dal nostro continuo abdicare nei fatti? Quanto siamo complici del malessere in cui viviamo? Intensa l’interpretazione delle due protagoniste che hanno creato il giusto pathos che ha commosso molti degli spettatori. L’iniziativa, inserita in Modica Miete Cultura, ha visto la presenza del sindaco Antonello Buscema, di altri rappresentanti dell’Amministrazione comunale modicana, dei vertici della Prefettura e di una delegazione della base americana di Sigonella.

foto giovanni antoci

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