Si è costituito Massimo Interlici, responsabile dell’omicidio di Francesco Nigito nella sparatoria di mercoledì a Vittoria

Giovedì sera si è costituito presso la Questura di Ragusa Massimo Interlici, Vittoriese di 36 anni responsabile dell’omicidio di Francesco Nigito e del tentato omicidio dei fratelli Giuseppe e Gianluca, fatti accaduti come si sa a Vittoria.
Alla spontanea costituzione dell’Interlici è seguito l’immediato interrogatorio reso dinnanzi al P.M. di turno, nel corso del quale è stata acquisita agli atti di indagine la personale versione dell’odierno indagato sulla dinamica dei fatti.
Dal confronto tra le dichiarazioni rese in sede di interrogatorio e le risultanze investigative emerse all’esito dell’incessante attività di indagine svolta dalla Questura di Ragusa – Squadra Mobile e Commissariato P.S. di Vittoria, unitamente al Comando Provinciale Carabinieri Ragusa – N.O.R.M. Vittoria, è emersa una prima sommaria ricostruzione della vicenda.
In sostanza, il fatto di sangue appariva in un primo momento, salvi gli ulteriori sviluppi delle indagini tuttora in corso, riconducibile a questioni connesse all’attività lavorativa svolta dall’INTERLICI, socio di fatto di una società operante nel settore del noleggio di apparati video-poker e distributori di caffè presso svariati esercizi commerciali della zona, nell’ambito del quale pure operano i fratelli Nigito.
Il degenerare di una discussione tra le parti ha portato l’Interlici, giunto armato nel luogo fissato per l’appuntamento, ad aprire il fuoco contro le vittime, utilizzando in rapida successione due diverse pistole di piccolo calibro (la cui ricerca ad oggi ancora occupa gli inquirenti.
Dei numerosi colpi di arma da fuoco sparati dall’indagato, ne hanno attinto Gianluca e Giuseppe, determinandone il ferimento. Diversa sorte è occorsa invece a Francesco, attinto all’addome da due colpi di pistola che in poche ore ne hanno determinato il decesso per arresto cardio-circolatorio derivante da lesioni interne.
Sull’esatto movente della vicenda sono tuttora in corso indagini, nell’ambito delle quali verranno altresì esperiti tutti i necessari accertamenti tecnici utili al fine di chiarire la portata delle responsabilità da attribuire all’indagato. All’esito dell’interrogatorio, valutati gli elementi di prova ed i gravi indizi di reità raccolti dagli investigatori a carico dell’Interlici, lo stesso è stato sottoposto a fermo e condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria coordinatrice delle indagini, Federica Messina. La Procura della Repubblica di Ragusa richiedeva pertanto tempestivamente al G.I.P. competente la convalida del fermo con contestuale applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Oggi si è celebrata l’udienza di convalida del fermo dinnanzi al G.I.P., Claudio Maggioni.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa