L’on. Leontini torna a parlare del suo ddl sulla riforma sanitaria in Sicilia

L’onorevole Innocenzo Leontini torna a parlare del suo ddl sulla riforma della sanità in Sicilia. Dopo il convegno dibattito dello scorso 4 ottobre, che ha visto la sala Avis di Ragusa gremita di personaggi di primo piano della sanità ragusana e non solo, ieri sera è stata la volta di Comiso dove l’en plein si è ripetuto. Erano presenti il direttore generale dell’Ompa dott. Calogero Termini, il presidente del consiglio comunale di Comiso dott. Raffaele Elia, l’ass. comunale di Comiso Giancarlo Cugnata, oltre ad una folta rappresentanza, non solo del mondo politico ed istituzionale locale, ma dell’interno bacino ipparino. Ha aperto i lavori il dott. Elia, che ha evidenziando i punti di debolezza del piano Russo e i punti di forza del ddl dell’on. Leontini, con particolare riferimento alla riorganizzazione della rete ospedaliera. Secondo Elia è irrazionale il taglio di 195 posti letto in provincia di Ragusa, visto l’eccessivo ricorso alla ospedalizzazione. A fronte dei 693 posti letto destinati per acuti il fabbisogno è di 1050 posti letto e ciò in accordo con il parametro nazionale che è di 3,5 posti letto per ogni 1000 abitanti. E’ quindi lapalissiano che il suddetto taglio comporti la chiusura di un ospedale, così come già indicato nel piano di riorganizzazione aziendale dell’assessore Russo. Significativo l’intervento del manager dell’Ompa, dott. Termini, che ha snocciolato i numeri della sanità in provincia di Ragusa, spiegando come la realtà locale è tra le più virtuose nel panorama, non solo siciliano, e come quest’isola felice, seppur perfettibile, rischia di essere travolta da una riforma che non tiene conto delle sue eccellenze. Con il piano Russo, secondo il manager, la sanità ragusana verrebbe rilegata in una sorta di medicina di basso profilo. Molti gli interventi che si sono susseguiti, anche di medici e cittadini che hanno parlato dalla platea. Alcuni di questi hanno apertamente manifestato preoccupazione per la paventata chiusura dell’ospedale di Comiso che potrebbe scaturire dal piano di rientro voluto dall’assessore regionale della sanità Massimo Russo. Infine, l’ntervento dell’on. Innocenzo Leontini, presidente del gruppo parlamentare del PdL all’Ars, che ha spiegato l’effettiva necessità di far rientrare la spesa sanitaria in Sicilia, ma che questa deve passare da un’attenta analisi delle realtà locali. Gli accorpamenti tra ospedali ed aziende sanitarie, voluti da Russo, non sono certo la soluzione agli sprechi, come non è una soluzione che razionalizza le risorse la riduzione delle aziende sanitarie. Secondo Leontini gli accorpamenti prospettati in aziende uniche fatte dalle fusioni di ospedali e aziende, creerebbero dei complessi giganteschi difficilmente gestibili per la loro enormità, mentre in altre realtà come la Lombardia, dove le aziende sono 44 contro le nostre attuali 29, l’elevato numero si traduce in efficienza capillare sul territorio del servizio sanitario. Leontini, tuttavia è convinto che una riduzione del numero delle aziende si possa praticare, portandole a 23, senza nulla togliere alle eccellenze locali e semmai riqualificando per migliorare laddove è necessario. La razionalizzazione delle risorse, ha sostenuto, deve soprattutto passare dalla distinzione dei ruoli tra ospedali che verrebbero, secondo il suo ddl (consultabile sul sito http://www.leontini.it), inglobati in un’unica azienda e la medicina del territorio che farebbe azienda a sé. Quest’ultima avrebbe soprattutto il compito di gestire l’equilibrio tra domanda ed offerta del servizio, filtrando le erogazioni delle prestazioni. Non solo. La riforma ed il piano di rientro della spesa deve passare anche attraverso la razionalizzazione del servizio di emergenza 118, che da noi costa 270 milioni di euro contro i 90 milioni nel Piemonte che a parità di estensione territoriale, presenta un’orografia molto più accidentata. E’ su queste enormi sperequazioni ed incongruenze, secondo Leontini, che bisogna concentrare il piano di rigore e di rientro della spesa sanitaria. L’on. Leontini ha istituito anche una casella di posta elettronica leontiniddlsan@alice.it alla quale tutti possono scrivere per dare suggerimenti e per muovere osservazioni costruttive.
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa