Intervista a Fabio Licitra e Carmelo Schininà – parte 2. Di Mariagiovanna Gradanti

Di seguito la seconda parte dell’intervista all’autore televisivo Carmelo Schininà ed al regista Fabio Licitra, incontrati presso gli studi di Radio Trasmissioni Modica.

• IL PROGRAMMA È STATO DEFINITO DALLA CRITICA COME “UNA SORTA DI QUELLI DELLA NOTTE 2.0”, ED ANCORA “UN DIVERTISSMENT VOLUTAMENTE DESTRUTTURATO”. IL PARAGONE È PRESTIGIOSO ED AZZECCATO, FATTA ECCEZIONE PER L’ORARIO DELLA MESSA IN ONDA – E QUI, DA SPETTATRICE, DOVREI UN PO’ BACCHETTARVI! – ‘QUELLI DELLA NOTTE’ ANDAVA IN ONDA ALLE 23 … VOI?
LICITRA: Noi, in realtà, non l’abbiamo mai saputo! (ride, n.d.r.)
SCHININÀ: Sicuramente mai alle 23! È stato un programma schiavo di un orario ballerino che certamente non ha premiato gli ascolti, perché andando in onda una volta a mezzanotte e mezza, una volta all’una, una volta alle due e mezza (!), abbiamo fatto fatica a fidelizzare un pubblico. Però, allo stesso tempo, abbiamo avuto un’enorme manifestazione d’affetto, a livello numerico, da gente che ci seguiva online, che guardava le puntate sul sito dell’emittente o su YouTube. E poi c’è stato un proliferare di pagine su Facebook, di ragazzi che ‘cazzeggiavano’ con noi su Twitter guardando la trasmissione: è stato un fenomeno assolutamente spontaneo, che ha premiato la genuinità ed i contenuti del programma.
LICITRA: Secondo me, paradossalmente, questa cosa ci ha anche dato una mano. Noi siamo partiti che andavamo in diretta la mattina, quindi nonostante il programma avesse già preso una piega un po’ particolare, eravamo comunque legati alla quotidianità delle notizie, leggevamo le testate. Il fatto di andare in onda così tardi e, quindi, di registrare abbastanza vicino alla messa in onda, faceva sì che rischiassimo di bruciare la puntata dando troppo spazio all’attualità.
• ANTONELLO PIROSO, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, È STATO MOLTO ONESTO, DICHIARANDO PIÙ VOLTE CHE IL PROGRAMMA ERA REGISTRATO E SPIEGANDOLO AI TELESPETTATORI …
LICITRA: Vero. Però, da quando ci hanno spostato alla notte, abbiamo deciso di cambiare strada, di dare più spazio alla parte che in precedenza era stata più marginale, e secondo me ha pagato.
SCHININÀ: Sicuramente. Ha permesso un ‘cazzeggio’ molto più libero … !
LICITRA: … e poi siamo usciti dalle dinamiche del ‘fare ascolto ’: quando vai in onda di notte diventa tutto molto relativo. E, per chi fa un programma come questo, è un aiuto.
• ‘(AH)IPIROSO’, PER LINGUAGGIO TELEVISIVO E TIPOLOGIA DI INTRATTENIMENTO, È STATA ACCOSTATA ANCHE AD UNA TRASMISSIONE RADIOFONICA, ‘ALTO GRADIMENTO’, DI ARBORE E BONCOMPAGNI; PROGRAMMA IN CUI, OLTRE AGLI IMPROBABILI PERSONAGGI DI FANTASIA, FACEVA LA SUA COMPARSA UNA PRIMORDIALE ‘JINGLE MACHINE’ … POTETE SPIEGARE COS’È?
LICITRA: La jingle machine è una macchina in cui vengono memorizzate delle parti abbastanza brevi … Aiutami! (si rivolge a Schininà, n.d.r.)
SCHININÀ: C’erano voci, suoni, c’era di tutto!
• E’ DIVENTATA ANCHE UN’APP PER CELLULARI ED UN’APPLICAZIONE PER PC …
SCHININÀ: Ecco, in questo momento io stringo in mano il cellulare di Erminia Chiodo – notizia fondamentale! (e dal cellulare partono i jingle “Dieci!” ed “Estiqaatsi è contento …” che, all’interno del programma, sottolineavano le disquisizioni più … “futili”, n.d.r.).
LICITRA: Io avevo un autore in regia che, seguendo la trasmissione, spingeva i tasti un po’ a caso …
Schininà: A volte Fabio mi fulminava con gli occhi, perché premevo tasti che secondo lui non c’entravano nulla e il caos che si creava dava un valore aggiunto al programma. Poi c’era la maschera di Antonello, che faceva finta di arrabbiarsi con la regia, con gli autori …
• O PIUTTOSTO, ANCHE PANATTA, CHE CHIAMAVA I JINGLE A GESTI …
LICITRA: In tutto questo, la cosa divertente era vedere le facce degli ospiti …
SCHININÀ: Sì, anche perché Antonello è uno che, nel contesto di (ah)iPiroso, intimorisce abbastanza l’ospite, il quale di certo non si aspetta che entrino all’improvviso questi jingle, che dissacrano quello sta dicendo in quel momento: è stato molto divertente vederne la reazione! È stato un programma istintivo, in tutti i sensi.
Licitra: Forse un record questo programma l’ha stabilito: siamo arrivati a trasmettere oltre tremilaseicento contributi.
SCHININÀ: Che non sono pochi! I contributi sono dei link, quasi sempre legati ad una notizia o ad un ospite, che noi autori spesso e volentieri inventavamo di sana pianta o li recuperavamo da YouTube, quindi potevano essere spezzoni di film, di interviste particolari, di politici, che Elena Tioli, Federica Binanti e Giulia Soi montavano ad hoc, sotto l’occhio vigile mio e di Andrea Pennacchioli.
LICITRA: Soprattutto per quanto riguarda la ‘pulizia’, come si dice in gergo, e la preparazione. Anche se, in realtà, il nostro ‘padrone’ ce li chiamava a caso … !
SCHININÀ: Era molto divertente vedere anche come venivano realizzati, all’ultimo momento c’era Susan (El Sawi, n.d.r.) che fino a pochi secondi prima della registrazione stava lì, a caricare tutti questi contributi legati a notizie dei giornali che leggevamo ogni mattina durante la riunione di redazione; era lì che trovavamo le chicche, le cose divertenti.
LICITRA: Cercavamo soprattutto notizie non strettamente legate all’attualità, per evitare problemi con l’orario della messa in onda. Insomma, è stato divertente ed anche abbastanza faticoso!

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