Danni all’alveo di Via Trani a Modica. Esposto-denuncia

Il temporale dei giorni scorsi ha dato dimostrazione(laddove ce ne fosse necessità)dei problemi che si determinato nell’alveo di Via Trani. Le acque infiltratesi nel terreno a monte(stadio Vincenzo Barone e zone circostanti), sono per diverse ore percolate sotto il piede del muro di contenimento della stessa via, pregiudicandone sempre più la stabilità futura dello stesso. E’ questo il contenuto di un esposto presentato da Giovanni A. nel quale fa rilevare anche che alcuni mesi fa s’è badato a chiudere e asfaltare una modesta voragine sulla via Trani, rimasta transennata per molti 61 mesi.

“L’acqua scorrendo sotto il livello stradale – dice – ha dilavato le particelle più piccole, trascinandole via. Cosi facendo si generano dei vuoti sempre più grandi, fino ad arrivare al collasso verticale dei vari substrati sovrapposti. Ecco le voragini. Inoltre la costipazione degli strati sottostanti di terreno, porta a un fisiologico abbassamento del livello di campagna, in questo caso del manto stradale. Un effetto secondario è la tranciatura delle reti idrauliche o delle condotte fognarie, vista la rigidità delle stesse”. Nella zona sottoposta a polemiche e anche a un esposto di alcuni residenti alla Procura della Repubblica, è interessata alla costruzione di un immobile di edilizia residenziale. Nei fatti, secondo l’esponente, nelle cosiddette “acque nere”sono diluiti potenti acidi inorganici e detersivi d’ogni ordine e specie, tipici degli scarichi a uso domestico che sono dei potentissimi solubilizzanti delle particelle più o meno solide del terreno, piccole o grandi che siano, e delle nostre rocce madri, per lo più d’origine calcarea. I sassi trascinati dal moto irruento delle acque, lungo l’alveo-canale hanno rotto in più punti la condotta fognaria, già prima danneggiata. “A mio avviso – aggiunge – è urgente intervenire nel riparare la condotta fognaria per primo intervento, verificare poi la tenuta geo-statica del muro di contenimento e del sottostante materiale di riporto(visto l’abbassamento del livello stradale), quindi

predisporre idoneo dimensionamento dell’alveo-canale con le adeguate strutture anti-erosione e tutte quelle soluzioni atte a frenare i flussi idraulici in scorrimento.”.

 

foto giovanni antoci

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