L’OSSERVAZIONE DAL BASSO ……………..DI DIRETTORE. IL TRASFERIMENTO IN GUATEMALA DEL PROCURATORE INGROIA: BUON LAVORO DOTTORE! NON SAPPIAMO SE PIANGERE O RIDERE!

Mi ha lasciato sorpreso il trasferimento in Guatemala del procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, un personaggio complesso e con tanti apprezzamenti sul fronte dell’antimafia, ma anche bersagliato per alcune sue uscite di carattere politico(comizi in piazza, dichiarazioni e partecipazione a congressi politici di sinistra). Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato la delibera relativa al suo collocamento fuori ruolo, in virtù della quale il magistrato, titolare dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia e protagonista delle polemiche sulle intercettazioni indirette del capo dello Stato, andrà a dirigere la commissione investigativa contro l’impunità in Guatemala, organismo delle Nazioni Unite impegnato nella lotta al narcotraffico.
Non so che pensare. Anzi un pensiero ce l’ho, ma non so se è maligno o corrispondente al vero. Se il procuratore palermitano, formato e cresciuto alla scuola di Falcone e Borsellino e figura di spicco nella lotta alla mafia, all’improvviso, mentre conduce brillantemente le indagini sulla trattativa Stato-mafia, viene collocato fuori ruolo per andare in Guatemala su incarico dell’ONU, possiamo credere che sia stata una sua libera scelta? O dobbiamo credere che si sia trattato di una scelta decisa da altri e giustificata attraverso una attività internazionale?
Io non voglio essere maligno ma neanche ingenuo. Sento puzza di bruciato. Mi pare di vedere un film già visto con Falcone e Borsellino. Proprio mentre è in corso un conflitto di competenza tra il pool antimafia di Palermo e il Quirinale a proposito delle intercettazioni all’ ex vice presidente del CSM Mancino e del Presidente della Repubblica, arriva un “confino” nel Guatemala. Certo, la criminalità e la mafia sono transazionali, ma era proprio necessario ed inevitabile che uno dei migliori magistrati antimafia lasciasse il suo posto?
Egregio dott. Ingroia, l’Italia, Paese delle mafie, ‘ndrangheta, camorra, mafia siciliana, sacra corona unita, non capisce o vuol far finta di non capire questo suo nuovo incarico, per dire che non accetta di privarsi di uno dei suoi più importanti magistrati per combattere la criminalità guatemalteca. Non sappiamo se ridere o piangere! Forse il suo nuovo incarico ha fatto gioire pezzi dello stato, non sicuramente i cittadini che aspettano verità da oltre 20 anni, Comunque, buon lavoro dottore!

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