Modica. Il Comune avvia azione legale contro la Serit. Ci sono in giacenza 17 milioni di euro

L’Amministrazione comunale di Modica ha dato mandato all’avvocato Sergio Trovato, consulente in materia tributaria e processuale tributaria, di diffidare la Direzione Generale della Serit SPA a comunicare al più presto lo stato delle procedure esecutive e di provvedere a riversare le somme spettanti al Comune di Modica. Se ciò non avverrà, il legale dell’Ente darà immediatamente avvio alle azioni giudiziarie contro la Serit. Ad oggi la Serit ha infatti in giacenza ruoli per ben 17 milioni e mezzo di euro, la cui mancata riscossione sta contribuendo in maniera determinante ad aggravare le difficoltà finanziarie del Comune: non è difficile comprendere, infatti, che si tratta di 17 milioni e mezzo di entrate che sono sistematicamente venute a mancare nelle casse dell’ente in questi anni.
Anche a causa di ciò, in questi anni l’amministrazione comunale è stata di frequente costretta a ricorrere alle anticipazioni di tesoreria e a farsi carico dell’onere dei relativi interessi passivi, per i quali a questo punto il Comune farà valere il diritto al rimborso spese da parte di Serit.

I ruoli che la Serit ha in giacenza si riferiscono agli anni dal 2000 al 2010 (com’è noto, l’Amministrazione ha scelto successivamente di rescindere il contratto per il servizio di riscossione e di gestirlo totalmente in proprio). Rispetto a questi ruoli, al Comune non è stata finora nemmeno trasmessa una puntuale informazione sulle quote iscritte e consegnate, sullo stato delle procedure esecutive attivate nonché sui ruoli che risultano eventualmente inesigibili, in spregio alle regole che avrebbero imposto al concessionario della riscossione di agire con correttezza e trasparenza nei confronti dell’ente creditore.

“A questo punto – spiega il sindaco, Antonello Buscema – dato che a nulla sono serviti i tentativi di interlocuzione con Serit, siamo pronti ad aprire il contenzioso per ottenere non solo che vengano applicate le sanzioni previste dalla legge, ma soprattutto per ottenere il risarcimento dei danni subiti dall’Ente a seguito delle gravi negligenze e inadempienze di cui si è resa responsabile. In un momento in cui i Governi nazionale e regionale stanno costringendo i nostri enti a una così grave difficoltà (i tagli ai trasferimenti e il grande ritardo nella loro erogazione, la spending review, le regole strettissime imposte sulle previsioni di bilancio), non possiamo attendere oltre per ottenere almeno quelle somme che spettano di diritto al nostro Comune: si tratta di entrate da tributi locali il cui introito in questo momento inciderebbe in modo determinante nel dare ossigeno alla situazione di cassa dell’ente, tanto quanto la loro mancanza vi sta incidendo in senso negativo. Questa battaglia è oggi tra quelle vitali che abbiamo il dovere di condurre a Palermo, per salvaguardare i conti del nostro Comune e il nostro lavoro nel risanarli: mettere a regime un efficiente sistema delle entrate è una delle nostre sfide strategiche ed è indispensabile per la nostra autonomia finanziaria. È proprio per questo che ci siamo sganciati da Serit come ente riscossore, ma pretendiamo che Serit porti a compimento i propri obblighi nei nostri confronti”.

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