TUTTO PRONTO PER IL VOTO D’AUTUNNO ALL’ARS, IGNAZIO NICOSIA “I CANDIDATI SOTTOSCRIVANO IMPEGNO PER DIMEZZARSI, SE ELETTI, LO STIPENDIO: LE SOMME IN PIU’ VADANO AI SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI”

“Lo spending review sta interessando in maniera trasversale tutti gli apparati dello Stato civile da noi conosciuto. Si tagliano Province, si riducono i fondi ai Comuni, scompaiono enti ritenuti inutili. L’unica cosa a non essere intaccata da questo generale sconvolgimento restano gli stipendi dei nostri parlamentari. Ma perché sono intoccabili?”. E’ l’interrogativo che si pone Ignazio Nicosia, già consigliere provinciale del Pdl, dopo avere preso atto della scure dei tagli che calerà senza fare sconti e che riguarderà tutto e tutti. “Ecco perché – continua Nicosia – avendo piena consapevolezza di ciò che accadrà da qui a poco, ritengo che un segnale di buona volontà debba arrivare anche dai nostri rappresentanti al Parlamento. Cominciando dai deputati regionali che tra poco l’elettorato isolano sarà chiamato a rinnovare”. Nicosia lancia una proposta. “Bisogna chiedere ai candidati al Parlamento siciliano – specifica – pronti a concorrere in vista delle elezioni d’autunno, di depositare dal notaio una assunzione di impegno con cui ridurranno del cinquanta per cento i favolosi appannaggi a cui hanno diritto e che nessuno, questione dei ritardi di questi ultimi giorni a parte, si è mai guardato bene dall’intaccare. Le somme che così saranno recuperate dovranno, questo il succo della proposta, essere girate ai Comuni in modo vincolato affinché, dopo essere state equamente ripartite, possano essere destinate al settore dei Servizi sociali. Sarebbe un bel modo di dimostrare che, una volta tanto, non si registra l’attaccamento alle poltrone di cui tutti, giustamente, vanno parlando. E, soprattutto, sarebbe un modo per sostenere chi ha realmente bisogno, vale a dire le fasce deboli della popolazione della nostra regione. I candidati all’Ars sappiano che, anche su questo fronte, si gioca la volata della prossima competizione. E sarebbe utile fare in modo che questo impegno diventasse legge dell’Ars. Così da mettere in campo la serietà di un percorso. L’attaccamento alla vil pecunia, come in molti dimostrano con i loro atteggiamenti, ha stancato gli elettori ormai indignati per un comportamento che, a maggior ragione in questo periodo, non trova giustificazioni. Bisogna dare dei segnali. E si possono dare a cominciare da queste innovative iniziative”.

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