Inquinamento a Marina di Modica. Scatta indagine dei carabinieri. Utilizzati anche sommozzatori

La Procura della Repubblica ha aperto ufficialmente un’indagine sulla vicenda del presunto inquinamento del mare di Marina di Modica e Maganuco. La magistratura inquirente ha affidato l’incarico ai carabinieri al fine di risalire ad eventuali responsabili di quello che appare un inquinamento a tutti gli effetti. I militari hanno interrogato in queste ore alcune persone che potrebbero dare indicazioni utili per risolvere il “mistero” ma nello stesso tempo sono stati effettuati controlli percorrendo a bordo di una “Lancia” tutta la costa, partendo da quella sciclitana, seguendo una scia, fino a raggiungere la costa ispicese. L’indagine è scattata dopo che il sindaco, Antonello Buscema, aveva incontrato, nei giorni scorsi, il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, a seguito delle numerose segnalazioni che arrivavano a Palazzo San Domenico sulla presenza di chiazze marroni da parte di bagnanti. Se i dati dell’Arpa non erano allarmanti, i fatti dimostravano che le chiazze e la schiuma erano palesi, o delle ”palline”bianche spiaggiatesi poi a Sampieri, per non parlare dei numerosi malori accusati da chi aveva preso il bagno con sintomi che riconducevano all’inquinamento marino. I militari dell’Arma hanno utilizzato anche dei sommozzatori che si sono calati in acqua per stabilire eventuali provenienze profonde di prodotti inquinanti. Chiaramente le risultanze saranno comunicate alla magistratura. “Nel giugno del 2010 – dice G.A., che è stato sentito ieri mattina dai carabinieri – ho personalmente comunicato all’amministrazione comunale di cosa si trattava, e dove ricercare le responsabilità, suggerendo in quali modi si poteva intervenire. Evidentemente non ho ”titoli”per potere parlare”.

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