L’aggressione verbale alla dipendente comunale di Modica. L’interessata: “Non voleva informazioni, è stata una violenza diretta”

Nessuna richiesta d’informazione ma aggressione verbale diretta alla dipendente comunale. Non si placa la vicenda che nei giorni scorsi ha richiesto l’intervento della polizia negli uffici Anagrafe del Comune di Modica, quando un quarantenne I.F., si era presentato nei locali che si trovano a Palazzo della Cultura inveendo contro la donna. Gli agenti stanno cercando di fare luce sull’episodio attraverso le testimonianze delle persone presenti, una decina. Il denunciato si sarebbe presentato negli uffici intorno alle 14,10, quando le dipendenti erano in pausa pranzo, cercando una donna in particolare. “Ce l’aveva con me – dice quest’ultima -. Io avevo appena timbrato ed ero tornata per la pausa nell’ufficio. L’uomo, che non avevo mai visto, mi ha seguita, è entrato dopo di me ed ha cominciato a minacciarmi dicendomi che da due giorno lo avrei molestato”. Quando la situazione era degenerata, qualcuno aveva ritenuto opportuno chiamare la polizia. Gli agenti avevano trovato l’interessato ancora sul posto e in stato di alterazione. Era stato accompagnato in Commissariato e generalizzato. In un primo momento si era ipotizzato il reato di interruzione di pubblico servizio, poi, dalla denuncia della donna, è emerso che i fatti si erano verificati durante la pausa pranzo, dunque non c’era stata interruzione di servizio. E’ rimasta, però, la denuncia per minacce che avrà ovviamente degli strascichi davanti ad un giudice penale.

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