Il “de profundis” per il Tribunale di Modica. Il Ministero ha speso milioni. Ora la struttura che fine farà?

Un Palazzo del quale non si conosce il futuro. Miliardi di vecchie lire gettati al vento per via della cosiddetta “spending review”. Sul Palazzo di Giustizia di Modica tuona gesta il “de profundis” perchè a questo punto il destino sembra segnato. Fino al 2003 gli uffici giudiziari erano allogati in due diversi edifici, angusti ed assolutamente insufficienti in relazione alle esigenze operative dell’Amministrazione della Giustizia. La Procura della Repubblica era allocata nell’attuale Palazzo della Cultura, in Corso Umberto, il Tribunale nella zona di San Francesco alla Cava, nell’ex sede dell’Istituto Professionale per i Mestieri Artigianali. Proprio nel settembre del 2003, ultimati i lavori di costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia (iniziati negli anni settanta), gli Uffici giudiziari furono trasferiti nel nuovo edificio, al Quartiere Sacro Cuore, che è stato ufficialmente inaugurato il 29 gennaio 2004 dal Presidente della Camera, Pierferdinando Casini. Il nuovo Palagiustizia ha, allo stato, adeguatamente risolto i problemi di edilizia giudiziaria del Circondario. Restano però ancora gravi difficoltà connesse alla cronica incompletezza degli organici dei Magistrati e del Personale di cancelleria ed alla loro inadeguatezza in relazione ai carichi di lavoro. Il 2012 sembra debba segnare la sua fine(il Tribunale di Modica vanta antiche e gloriose tradizioni. Fu, infatti, istituito nel 1361, con decreto del 27 febbraio).

Passeranno probabilmente alla storia per essere stati l’ultimo presidente di Tribunale e l’ultimo Procuratore della Repubblica di Modica. Giuseppe Tamburini e Francesco Puleio sembrano destinati a nuove sedi(il primo potrebbe andare a dirigente il Tribunale di Siracusa). Il presidente ufficialmente non si è pronunciato sull’ipotesi di soppressione, il magistrato inquirente, invece, ha difeso strenuamente e argomentando ampiamente più volte il mantenimento della struttura giudiziaria di Largo Beniamino Scucces. I numeri sono stati dalla sua parte, i fatti, a questo punto, no. L’organismo della Procura negli ultimi mesi è completo con il due Sostituti Gaetano Scollo e Alessia Laplaca. Il Tribunale, invece, è stato un continuo via vai di giudici. Da poche settimane sono andati via Patricia Di Marco, Sandra Levanti e Mario Fiorentino ma sono arrivate Pierangela Bellingeri e Rada Scifo. Tra i togati, l’organico annovera Francesco Chiavegatti, Lucia De Bernardin, Antongiulio Maggiore, Elio Manenti e Maria Rabini. A questi vanno aggiunti quattro giudici onorari, gli avvocati Francesca Aprile, Paolo Castello, Corrado Celeste e Adelaide Mandara. Stesso discorso per la parte inquirente che dispone del servizio degli avvocati Veronica Di Grandi e Diana Iemmolo, quali vice procuratori onorari, e, ultimamente, Carmelo Sammito.

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