Ex Albergo Centrale a Modica. Il sindaco ordina la messa in sicurezza

Dopo qualche decennio d’indifferenza circa le condizioni statiche di uno degli immobili più antichi di Corso Umberto, l’ex Albergo Centrale. La caduta sulla pubblica via di alcune tegole, l’intervento dei vigili del fuoco, e in passato il distacco di parti dei cornicioni, hanno indotto in questi giorni il sindaco, Antonello Buscema, ad emettere ordinanza coattiva nei confronti dei proprietari della struttura, quindici in tutto, compresi tre esercenti, diffidati ad attuare entro cinque giorni tutte le attività per scongiurare ogni possibile pericolo per l’incolumità pubblica(verifica delle condizioni del tetto e della struttura muraria), ed entro trenta giorni di avviare le procedure previste dalla normativa vigente per l’aspetto della messa in sicurezza definitiva del manufatto e ciò a salvaguardia della pubblica incolumità. Per anni si è “corsi dietro” ai proprietari al fine di restituire alla sicurezza ma anche al decoro pubblico quella zona del centro storico. Nel 2008 l’allora assessore Giovanni Scucces aveva avviato una task force sugl’immobili abbandonati nel centro storico. Uno dei casi più eclatanti risultò proprio l’ex Albergo Centrale di Corso Umberto per il quale lo stesso Scucces si occupò per convincere i tredici eredi(gli altri tre sono, come si diceva, gli esercenti) ad intervenire. Poi l’assessore fu sostituito in giunta e la questione andò in naftalina. Nelle scorse settimane c’è stato un nuovo distacco di calcinacci. Il servizio comunale di Protezione Civile, intervenuto, denunciò il pericolo, determinando, ad eccezione dei locali commerciali a piano terra, lo stato di completo abbandono dell’immobile che si presenta, tra l’altro, con il tetto di copertura ammalorato notevolmente e con un quadro fessurativo diffuso sulla struttura muraria portante. Il sindaco ha diffidato i proprietari all’esecuzione degli interventi avvertendoli che l’eventuale inottemperanza determinerà il deferimento alla Procura della Repubblica. Nel 2010, dopo i ripetuti crolli che, a memoria, risalgono sin dal 2006, era emerso anche il problema dell’inquinamento ambientale con proteste della gente poiché dall’interno dell’immobile fuoriuscivano odori nauseabondi sulla pubblica via a causa di animali morti dentro l’ex hotel.

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