A Cava di Pietra Franco il jazz d’autore. Modica, Roberto Gatto trio e i miti del ‘900. La magia della marimba di Santangelo

Serata di grandi interpretazioni quella di ieri a Cava di Pietra Franco sulla collina dell’Itria, che sovrasta uno scenario notturno di Modica da lasciare senza fiato, nel contesto di Modica Jazz Fest.
Sulla prospettiva di un panorama di pietre tardo barocche Roberto Gatto e il suo trio ( Alessandro Lanzoni al piano e Francesco Puglisi al contrabbasso) hanno ridato fiato e forza interpretativa alle musiche dei più singolari autori del secolo scorso miscelando successi italiani e stranieri.
Di Roberto Gatto si conoscono le immani doti tecniche e umane; un’artista, tra i più stimati della scena jazzistica mondiale, sempre pronto a sfidare innovazioni e a individuare nuovi talenti da buttare sulla scena dove originalità e tendenza la fanno da padrone.
Seduto a piedi nudi al posto di comando che gli è più congeniale, ovvero la batteria, Roberto Gatto ha, subito, assunto la regia di un percorso musicale che ha affrontato i classici con grande padronanza e perizia sostenuto in modo eccellente da un pianista come Alessandro Lanzoni, tra i talenti emergenti negli ultimi anni in Italia, e il contrabbasso dell’esperto Francesco Puglisi.
Da “Almeno Tu” di Maurizio Fabrizio, portata al successo nel Sanremo dell’89 dall’indimenticata Mia Martini, a I’m Old Faschioned di Jerome Kem, cavalli di battaglia di John Coltrane e Ella Fitzgerald, a Double Ranbow dei The Gregory Brothers a “Le Tue mani” di Gatto Pancieri, il trio ha intrecciato un filo logico che lega classicità ed innovazione nell’arrangiamento e nei ritmi producendo effetti straordinari molto apprezzati da un pubblico attento e interessato.
Roberto Gatto esprime ciò che è: artista che nonostante il successo a livello internazionale continua a dedicarsi alla formazione dei giovani ( insegna all’ International Jazz Master Program, corso di alta specializzazione; si tratta della più importante realtà didattica jazzistica italiana) e questo la dice lunga sulla passione di uno dei più apprezzati jazz man del mondo.
La serata a Cava di Pietra Franco si è aperta con l’esibizione talentuosa di Claudio Santangelo alla marinba.
Il giovane musicista, appena venticinquenne, del conservatorio di Musica di Fermo e già vincitore nel 2011 del “Premio delle Arti” organizzato dal Miur ha dato prova delle sue grandi qualità. Vanta, già, un curricula di tutto rispetto con diverse incisioni. Indubbia la sua abilità tecnica nell’interpretare musiche di Ennio Morricone, Astor Piazzolla e Giorgio Gaslini. Temi didattici riletti in chiave originale grazie alla natura dello strumento capace di emettere suoni imprevedibili e di grande fascino.

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